Dal Lago d’Orta al Lago di Garda, “on the road” tra hotel di charme e ristoranti stellati
Lifestyle
Introduzione
In principio fu la Route du Bonheur che riuniva otto dimore tra Parigi e Nizza, in Costa Azzurra. Oggi le “Strade della felicità” nel mondo sono 155, 16 in Italia. A distanza di 71 anni dall’intuizione di Marcel e Nelly Tilloy – artisti francesi e proprietari dell’albergo-ristorante La Cardinale situato sulle rive del Rodano che nel 1954 diedero vita a Relais & Chateaux - sono 580 le strutture dislocate nei Cinque Continenti a far parte della prestigiosa associazione di indirizzi d’autore.
Le Routes du Bonheur – itinerari turistici che collegano strutture situate in aree vicine – rappresentano un’opportunità per scoprire angoli di mondo attraverso percorsi che combinano hotel di charme, ristoranti stellati e tradizioni locali per un viaggio sensoriale e di benessere. Tra le strade del Bel Paese, quella che passa nella regione dei grandi laghi è tra le più suggestive e affascinanti: dal Lago d’Orta al Lago di Como fino ancora al Lago di Garda. Tre le regioni coinvolte (Piemonte, Lombardia e Veneto) e sei le strutture in un itinerario che parte nei pressi dell’isola di San Giulio, in provincia di Novara, e termina a Cavaion Veronese, nella pittoresca zona del Bardolino.
Quello che devi sapere
Villa Crespi
Appena eletto miglior ristorante in contesto di ospitalità alberghiera per 50 Top Italy 2026 (guida online del meglio del Made in Italy dentro e fuori dai confini nazionali), Villa Crespi di Antonino Cannavacciuolo e della moglie Cinzia Primatesta si trova a Orta San Giulio, sul Lago d’Orta. Il ristorante, che ha mantenuto per il terzo anno di fila le tre stelle Michelin (e che combina la tradizione napoletana dello chef con i prodotti del territorio del Lago d'Orta), è inserito all’interno di una villa di fine Ottocento in stile moresco-eclettico dove trovano spazio anche 14 suites che sono valse alla struttura il 5° posto tra i migliori hotel in Italia ai recenti Readers’ Choice Awards di Condé Nast Traveller. La dimora venne costruita nel 1879 per iniziativa dell'imprenditore Cristoforo Benigno Crespi, esponente di spicco della famiglia Crespi (operante con successo nel settore tessile), il quale volle utilizzarla come residenza estiva. Negli anni Trenta fu meta di numerosi poeti, industriali e membri dell'aristocrazia. Parte della famiglia Relais & Châteaux dal 2012, Villa Crespi è oggi simbolo di eccellenza nell’accoglienza alberghiera e nella ristorazione e brilla nel panorama ricettivo internazionale grazie all’autenticità, all’impegno e soprattutto alla passione dei due proprietari e del loro team.
Grand Hotel Villa Serbelloni
Lasciamo il Lago d’Orta per spostarci a Bellagio dove troviamo il Grand Hotel Villa Serbelloni, dimora del 1854 che incarna la raffinatezza delle ville aristocratiche che costeggiano le rive del lago di Como. Gestito dalla famiglia Bucher da quattro generazioni, si impegna a portare avanti la tradizione dell’accoglienza dei palazzi dell’epoca del Grand Tour nel XIX secolo. La struttura, caratterizzata da un arredamento in cui si mischiano gli stili Impero, neoclassico e Liberty, è tra le ultime entrate in Relais & Châteaux (nel luglio di quest’anno): 85 le camere a disposizione degli ospiti, due ristoranti (Mistral e La Goletta) regno dello chef Ettore Bocchia, una spiaggia privata e una spa di 1.500 metri quadrati con piscina. Costruita come regalo di compleanno da parte del conte Frizzoni per la sua amata, Villa Serbelloni coinvolse l’operato di numerosi architetti e artisti del nord Italia. Tra gli illustri ospiti che hanno soggiornato qui, si annoverano statisti come Winston Churchill e John Fitzgerald Kennedy, icone della musica come Franz Liszt (il cui pianoforte è ancora custodito nell’hotel) e leggende del cinema come Sophia Loren.
Da Vittorio
Ci spostiamo a Brusaporto, nel Bergamasco, dove troviamo il tristellato Da Vittorio. La cucina della famiglia Cerea rappresenta al meglio l'eccellenza culinaria italiana. Tra i primi 10 ristoranti al mondo secondo La Liste, conserva immutato il calore della sua gestione familiare in nome di quel binomio tradizione lombarda e genio creativo che ben rappresenta il filo conduttore dei menu. Nato nel 1966 dalla passione di Vittorio Cerea e della moglie Bruna, Da Vittorio ha ottenuto la prima stella Michelin nel 1978 (la seconda nel 1996 e la terza – primo in Italia - nel 2010). Parte della famiglia Relais & Châteaux dal 2002, è situato in una villa storica con tenuta di 10 ettari immersa nel verde (a pochi chilometri da Bergamo) ed è stato definito dalla Guida Michelin “elegante ma non ingessato”. Oggi, ad occuparsi del brand, sono la signora Bruna Cerea e i cinque figli: Enrico e Roberto sono entrambi chef, Francesco ha la responsabilità della cantina e della ristorazione esterna, Rossella è responsabile dell’ospitalità nel ristorante e nella dimora (10 camere) mentre Barbara dirige Cavour 1880, il caffè pasticceria di Bergamo Alta.
L’Albereta
Tra le colline e i vigneti di Erbusco, in provincia di Brescia, troviamo l’Albereta, unico 5 stelle in Franciacorta immerso nella campagna lombarda, tra il Lago Iseo e la valle del Po. Antica dimora neorinascimentale di fine Ottocento, sorge sulla collina Bellavista ed era la casa privata dell’avvocato Giovanni Cavalleri e di sua moglie Anna, musicista e grande appassionata di arte e pittura che la trasformò in una sorta di Accademia delle arti. Il vero demiurgo del successo è stata Carmen Moretti, classe 1968, primogenita di Vittorio (Presidente del Gruppo Terra Moretti) che ha ripensato l’intera struttura come un vero e proprio hotel nel 1993 e ha coinvolto nel progetto Gualtiero Marchesi. Membro Relais & Châteaux dal 1999, l’Albereta è un’oasi di eleganza e benessere che unisce arte, gastronomia e cultura del vino. La Spa, progettata da Ettore Mocchetti (architetto e direttore di AD Italia), è l’unica sede italiana della formula Chenot Espace, centro medicale d’avanguardia dove il concetto di benessere è un elisir di lunga vita: “Live healthier for longer”. Alla guida delle esperienze culinarie c'è Alberto Quadrio, chef vercellese del 1990: dal ristorante fine dining L’Aurum al casual restaurant Leone Felice fino ancora al Ristorante Benessere, dove prendono vita piatti e ricette che si basano sui principi della Dieta Chenot®.
Villa Cortine Palace
A pochi minuti dalla città medievale di Sirmione, incastonata dietro i suoi bastioni sulle sponde del Lago di Como, il Villa Cortine Palace ha conservato il fascino ottocentesco della villa monumentale circondata da un parco di 5 ettari e situata sulla punta più estrema della penisola. La facciata presenta delle grandi colonne in stile neoclassico e pregiati marmi veronesi fatti arrivare via lago su delle chiatte. Le camere si trovano nella villa palladiana d’origine e nella parte moderna aggiunta negli anni ‘50, quando l’edificio subì qualche restauro per essere trasformato in hotel. Qui si trovano mobili del XVIII secolo e lampadari in vetro di Murano, un campo da tennis in terra battuta, una piscina a mosaico di Bisazza e un molo privato con tanto di stabilimento balneare. Membro Relais & Châteaux dal 2024, ha ospitato personaggi del jet set internazionale e statisti. Diverse le esperienze enogastronomiche possibili: dal ristorante Le Gardenie, nella terrazza vista tramonto sul Lago, al più informale Al Molo Grill (con piatti a base di carne o pesce cucinati a vista sul fuoco a legna).
Villa Cordevigo
Per l’ultima tappa della nostra Route du Bonheur nella regione dei grandi laghi del Nord Italia arriviamo a Cavaione Veronese, a pochi chilometri dalle sponde del versante sud-orientale del lago di Garda. Villa Cordevigo, associata Relais & Châteaux dal 2017, è un wine relais (con 40 camere e suite) situato in una villa veneta del XVIII secolo immersa tra 23 ettari di filari di vite nella Valpolicella. Gli ospiti possono degustare le eccellenze del territorio nella cantina della tenuta (che ospita oltre 600 etichette), e scoprire con il wine tasting i segreti della vinificazione che rendono questa struttura 5 stelle un simbolo di sostenibilità e tradizione. Villa Cordevigo è anche sinonimo di alta cucina: il ristorante Oseleta, insignito di una stella Michelin, è guidato dallo chef Marco Marras. Per un’esperienza più informale, il Bar Fiordilej invita gli ospiti a godere di cocktail esclusivi e del Gin Cordevigo, un’etichetta unica prodotta con le bacche dei cipressi secolari del parco. Una chiesetta risalente al 1400 svetta sul cortile principale della Villa: è la chiesa di San Martino e ospita in uno spazio minuscolo qualcosa come 3.000 reliquie appese alle pareti.