Nicolas Mathieu: "L'ambivalenza è un obbligo per uno scrittore"

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Filippo Maria Battaglia

Filippo Maria Battaglia

©Getty

Il vincitore del premio Goncourt torna nelle librerie italiane con un romanzo, "Rose Royal", in cui racconta una relazione tossica. L'intervista durante "Incipit", la rubrica di libri di Sky TG24

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Si chiama Rose, sta per compiere cinquant’anni, ha un divorzio alle spalle e due figli grandi: è lei la protagonista di "Rose Royal", il romanzo del premio Goncourt Nicolas Mathieu, che è l'ospite di "Incipit" di questa settimana.

"Rose Royal" racconta la storia di una relazione, quella tra Rose appunto e Luc, che, prima di rivelarsi come esplicitamente violenta, Nicolas Mathieu, definisce di "violenza allusiva": "Un tipo di violenza - racconta lo scritttore - che colpisce senza che la persona se ne accorga e quando ci si sveglia è troppo tardi". Nell'intervista, Mathieu si sofferma sulla solitudine contemporanea ("una solitudine algoritmica, che ci lascia molto isolati e depressi"), sui suoi modelli e i suoi debiti letterari (i romanzi duri di Georges Simenon, i film di John Cassavetes) e sull'importanza dell'ambivalenza: "un dovere nella scrittura e nella letteratura".

L'intervista è disponibile anche come podcast in tutte le principali piattaforme cercando la rubrica "Tra le righe" o selezionando l'episodio nella playlist che si trova qui sotto.

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