Ritiri di lettura, i weekend all’insegna dei libri e della natura

È giovedì pomeriggio. Giulia Buzzoni, 27 anni, e Gaia Lapasini, 26 anni, sono in macchina. Viaggiano verso le campagne del Viterbese. È lì a che questo fine settimana si prepara una full immersion di lettura, intervallata da attività sociali e culturali, a cui parteciperà un gruppo di un trentina di persone. Stanno raggiungendo in anticipo la location, un agriturismo immerso nella natura, perché sono le organizzatrici. Devono assicurarsi che ogni dettaglio sia a posto: gli spazi comuni della struttura confortevoli, i gadget pronti, i materiali per i giochi libreschi completi. Dal 2023 i ritiri di lettura sono diventati il loro lavoro principale. Giulia ha lasciato il suo posto da impiegata amministrativa, anche Gaia che era in procinto di terminare l’università ha scelto di aprire la partita Iva e dedicarsi da libera professionista alla comunicazione in ambito editoriale e all’ideazione di eventi come quello che si svolge questo fine settimana. “Abbiamo iniziato come book influencer. Io in particolare durante il lockdown - spiega Buzzoni - ho cominciato a produrre contenuti a tema libri. Poi ci siamo conosciute e abbiamo dato vita al progetto @viaggiarecoilibri_ creando un account IG ad hoc per portare il nostro amore per le storie dalla dimensione virtuale a quella reale, promuovendo degli incontri dal vivo che si rivolgono a chiunque ami leggere e senta il desiderio di condividere con altri la propria passione. Unendo i nostri follower possiamo contare su una community di circa 100mila booklover”. I ritiri di lettura, in inglese reading retreats, hanno preso piede nel 2023 tra Stati Uniti e Regno Unito. E TikTok, che si è ormai affermato come la principale vetrina dei nuovi trend letterari, si è riempito di vlog con resoconti dettagliati. Gli ingredienti sono sempre gli stessi: si parte per una due giorni di relax fuori dal ritmo frenetico della quotidianità, pernottando in piccole oasi di tranquillità che siano al lago, al mare, in montagna. Protagonista è la lettura a cui si dedica la maggior parte del tempo, ma vengono organizzate tante attività per scoprire le bellezze storico-artistiche della zona ed esplorare i dintorni. I giochi legati all’universo libri sono un altro must, come i dibattiti per stimolare la conversazione a partire dalle pagine lette, magari d’inverno davanti a un camino o a bordo piscina d’estate. I reading retreats offrono la possibilità di ritagliarsi un momento per coltivare i propri interessi e disconnettersi. “Siamo state tra i primi in Italia a dare una continuità a questi incontri. Lanciammo il progetto a novembre 2023 senza grandi aspettative, perché era una novità. L’esperimento è stato di successo ed è diventato un appuntamento periodico con cadenza mensile che grazie al passaparola ha raggiunto sempre più persone. Quando ci siamo accorte che i posti andavano sold out nel giro di poche ore, abbiamo esteso la platea e ora arriviamo fino a 40 persone a ritiro, ma non vorremmo estendere ulteriormente perché è molto importante mantenere il carattere intimo dei retreat”, spiega Lapasini. Col tempo, gli eventi si sono perfezionati: alcuni sono a tema, come quello in corso a Viterbo che è dedicato alla primavera, altri sono in alleanza con le case editrici che hanno fiutato il potenziale di questi raduni. “In questi casi ci forniscono loro le copie che diventano il fulcro del weekend. Per gli editori è un modo per promuovere i titoli e familiarizzare con i lettori”, continua. Una delle ultime partnership è stata stretta con un brand che produce articoli di cancelleria. A ogni ritiro all’interno del kit del lettore tra i vari regalini, che vanno dalle matite ai quaderni per tenere traccia de libri letti, ci sarà un coloratissima book cover personalizzata con il logo di Viaggiare coi libri “Quello che per noi è importante è mantenere un prezzo accessibile, in quanto rimane un'esperienza legata ai libri e non un soggiorno chic, anche se all’estero vediamo già reading retreat in versione luxury che si rivolgono a un target diverso dal nostro”, chiarisce Buzzoni. I costi di un weekend letterario come questo, in cui accanto alle sessione di lettura vengono proposte anche gite ed esperienze enogastronomiche, si aggira attorno ai 300 euro. “Noi ci siamo ispirate a quello che stava accadendo fuori dai confini e a loro volta diverse creator italiane hanno dato vita ad altri eventi come questi, prendendoci come esempio. C’è grande entusiasmo attorno a queste iniziative. Possiamo solo essere contente che si diffondano, perché questo vuol dire che c’è un mercato e i reading retreats sono destinati a crescere”, conclude Lapasini. Anche Sofia Mazzoni, 28 anni, è stata contagiata dalla febbre dei reading retreats. Il primo ritiro di lettura che ha organizzato si è svolto a gennaio del 2024 in Toscana, e poi l’avventura è continuata: Lago di Como, Emilia-Romagna e la prossima tappa a giugno sarà la Valle d’Aosta. L’obiettivo è variare le mete di destinazione per venire incontro a tutti: “È iniziato per gioco. Ho proposto ai miei follower di incontrarci per un weekend di lettura e l’idea ha riscosso molto interesse. Quest’attività, però, per me non è un lavoro, quindi mi sono appoggiata a un tour operator per gli aspetti amministrativi e tecnici, la stessa agenzia che organizza anche i ritiri di un’altra amatissima creator, Ilenia Zodiaco. Per me è stato forte il desiderio di incontrarmi di persona con i tanti appassionati di libri che fino a quel momento conoscevo solo online. Il punto è creare connessioni e far nascere nuove amicizie”. Desiderio di isolamento e disconnessione sì, ma questi eventi sono attrattivi anche per le opportunità di socializzazione che offrono. L’atmosfera è distesa perché si rompe il ghiaccio facilmente grazie ai comuni interessi. Alla fine del week end, prima di congedarsi, Sofia propone ai lettori di scrivere una lettera: “Ognuno lascia una dedica agli altri partecipanti o un polaroid, in modo tale che - racconta - ogni lettore porti a casa un ricordo dei due giorni passati insieme. Finora la quota maschile è stata molto minoritaria, sono sempre di più le donne che aderiscono, ma chissà se nel futuro le cose cambieranno”.

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