
In vista del centenario dalla nascita del celebre artista veneziano, il Palazzo delle Papesse gli rende omaggio con un viaggio nella sua poetica tra più di 300 opere
Domani 11 aprile si inaugura la più grande mostra mai dedicata al celebre artista Hugo Pratt. Si chiama “Geografie Immaginarie” e vuole raccontare il genio dell’autore attraverso un viaggio tra più di 300 opere. Un’esposizione nata per avvicinare gli appassionati e i curiosi, a trent’anni dalla morte del maestro veneziano. Il ricco catalogo, introdotto da Patrizia Zanotti e Patrick Amsellem, impreziosito dall’intervento di Piero Melati, cerca di mostrare quella connessione letteraria che lega le sue opere.
La fascinazione per la figura dell'avventuriero
Pratt è sempre stato affascinato dalla figura del marinaio, dell’avventuriero. L’isola del tesoro di R.L. Stevenson, La ballata del vecchio marinaio di Coleridge, la caccia alla balena di Melville e l’insondabile Cuore di tenebra narrato da Joseph Conrad sono solo alcune delle opere che hanno ispirato l’arte del fumettista veneziano. Ed è proprio da questo immaginario che è nato Corto Maltese, il suo personaggio più celebre. Ma prima di lui Pratt aveva disegnato un altro marinaio, Ulisse, seguendo la convinzione che l’Odissea rappresentasse l’archetipo del romanzo d’avventura. “Tutti gli avventurieri sono in qualche misura figli di Omero” diceva l’artista.
In questi stessi giorni Rizzoli celebra il maestro pubblicando “Una ballata del mare salato” e “Corte Sconta detta Arcana” nella collana Bur Deluxe. Insomma due iniziative che, in vista del centenario, vogliono celebrare la grandezza di un'artista di fama globale, tra i primi a trasformare il fumetto in un mezzo espressivo con valore artistico e letterario.
