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A Città di Castello la mostra "METALLICA - Scultura in Italia 1947-2025"

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Il “gotha” della scultura, maestri dell’uso del metallo, nelle quindici sale rinascimentali di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio. Dal movimento spazialista di Lucio Fontana del 1947 a quello di Melotti, da Colla a Pomodoro, da Mirko a Cagli e ad altre sculture, fino ai maestri delle generazioni tuttora viventi, Isgrò, Ranaldi, Mainolfi, Salvadori, Rizzoli, Protti, Bassiri e altri, in mostra dal 30 Marzo al 29 Giugno 2025

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 “METALLICA. Scultura in Italia 1947 - 2025”. Questo il titolo della mostra, a cura del professor Bruno Corà, che si svolgerà, dal 30 Marzo al 29 Giugno 2025, nelle sale di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, con il patrocinio del comune di Città di Castello. La mostra è stata allestita in occasione dell’ultimazione dei lavori di restauro che hanno riguardato il palazzo, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello.

Gli artisti in mostra

La mostra annovera ventinove artisti, Fontana, Mirko, Marini, Uncini, Pomodoro, Colla, Baj, Cagli, Mattiacci, Spagnulo, Mannucci, Manzù, Consagra, Melotti, Pardi, Ranaldi, Bove, Paladino, De Chirico, Kounellis, Rizzoli, Protti, Isgrò, Bassiri, Mainolfi, Staccioli, Salvadori, Zazzera e Termini,  le cui sculture si snodano nelle quindici sale del piano “nobile” di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, splendida dimora rinascimentale, (una vera e propria reggia principesca), tra i quattro grandi palazzi di famiglia con i quali i Vitelli, signori di Città di Castello, riconfigurarono urbanisticamente la città in senso rinascimentale, tra la fine del ‘400 e la metà del secolo successivo. Le opere esposte, sono autosostenute e pertanto fruibili senza la necessità di investire le pareti e lasciano in tal modo libero lo sguardo individuale di apprezzare gli importanti affreschi e ogni altro elemento di decoro esistente negli spazi dell'edificio rinascimentale. Appositamente concepita con opere d’arte di significativi artisti italiani degli ultimi ottant’anni, la mostra, intende anticipare l’inaugurazione del Centro di documentazionedelle arti contemporanee, in corso di attivazione, consentendo anche al pubblico di prendere visione dei lavori di riqualificazione ambientale per quanto riguarda il contenitore, di consolidamento degli spazi, dei restauri e dei lavori di decoro. 

L'esposizione

"Una ricognizione – hanno precisato questa mattina nel corso della anteprima e visita guidata alla stampa il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello e Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, Fabio Nisi ed il Presidente della Fondazione “Burri” e curatore della mostra, Bruno Corà - su quella che è l’arte della plastica italiana a partire dal dopoguerra, dalla prima opera astratta di Fontana del 1947 poi via via attraverso un disegno cronologico che conduce all’attualità. Sono presenti in questa mostra le personalità più forti, Melotti, Marini, Colla, Cagli, Mirko, e tanti altri, insomma il gotha della scultura italiana nella specificità dell’uso del metallo. Ci sono opere in argento come quelle di Cagli, opere in bronzo, in alluminio, in rame. Questo è importante, cioè dimostrare come l’arte plastica italiana ha fatto uso di tutti i materiali. Il problema è che nella scultura è molto importante la luce, le patine. Sono importanti molti elementi che non sono tipici della pittura". Il repertorio di opere scelte per questo evento, come sottolineato, con il denominatore comune del metallo “non presume né ambisce ad essere esaustivo in rapporto alla ricchezza dell'espressione plastica dell'arte italiana, quanto piuttosto di costituire una emblematica rassegna esemplare di modi che sono venuti alla ribalta della scena artistica dal secondo dopoguerra del XX secolo e sino ai nostri giorni".

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