Laika, la graphic novel di Nick Abadzis torna in una nuova edizione
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La commovente storia della prima cagnetta nello spazio, premiata con un Eisner nel 2008, ripubblicata in Italia da Tunué
Il progresso dell’umanità ha spesso richiesto sacrifici in termine di vite. Non sempre e non necessariamente umane. Quando il 3 novembre del 1957 l’Unione Sovietica lanciò nello spazio il primo satellite con un passeggero vivente, a bordo c’era una cagnolina che non sarebbe più tornata a casa e sarebbe diventata la più famosa di sempre. La storia di Laika è raccontata nell’omonimo fumetto del britannico Nick Abadzis, un gioiello che tra 2008 e 2009 conquistò un Eisner come miglior Young Adult (una etichetta per la verità piuttosto limitante) e un Micheluzzi per il miglior fumetto estero.

La nuova edizione di Tunué
Ripubblicato in Italia con questa nuova edizione da Tunué in un elegante volume cartonato (208 pagine a colori, 19,90 euro), Laika si inoltra al di là della parte più nota della storia, raccontando i mesi e i giorni che precedettero il lancio, ritraendo con caratterizzazioni minuziose i protagonisti, infilandosi nei meccanismi della propaganda e delle bugie sovietiche.

Una storia complicata e complessa
Lungi dal ripiegare su un facile pietismo, Abadzis è capace di mostrare le numerose sfaccettature di una storia complicata e complessa, mostrando una classe dirigente distaccata e concentrata esclusivamente sulle proprie ambizioni ma anche un sottobosco di funzionari statali obbligati a combattere ogni giorno con le loro emozioni, i loro sentimenti e la loro etica, complici, spesso loro malgrado, di un atto di puro egoismo e abuso umano.

Laika protagonista assoluta
A emergere su tutti è comunque Laika, cagnetta maltrattata eppure fedelissima, quasi del tutto incapace di provare diffidenza verso gli esseri umani che la picchiano, la abbandonano, la tengono chiusa in una gabbia, la sottopongono alle più terribili torture per prepararla a un viaggio senza ritorno per il quale lei non ha mai dato il suo consenso. Ma l’umanità ritratta da Abadzis non è appiattita nel ruolo del villain, mostra più sfumature, caratteri ed emozioni, dando profondità a un racconto che è allo stesso tempo emotivo e rigoroso.

Le emozioni di una cagnetta
Per i disegni Abadzis utilizza uno stile umoristico e caricaturale che riprende la tradizione delle strisce a fumetti sui quotidiani della prima metà del Novecento, mostrandosi straordinariamente capace di ritrarre le emozioni sul muso e nelle azioni di Laika, della quale si spinge persino a immaginare i sogni e le fantasie, rendendo pienamente giustizia a un personaggio che col suo sacrificio si è reso immortale nella memoria collettiva.
