"Giovanni Arpino? Un bracconiere di caratteri col culto del presente"
Lifestyle ©GettyLa casa editrice Cliquot riporta in libreria "Un'anima persa" di uno dei grandi autori del secondo Novecento. A firmare la prefazione Bruno Quaranta, che durante "Incipit", ne racconta il talento e la grandezza
È stato un autore amato e letto, uno dei più amati e letti del secondo Novecento, tra i pochi ad aver vinto sia il premio Strega sia il premio Campiello, e tuttavia ha sempre stentato a entrare stabilmente nel nostro canone letterario. Giovanni Arpino è il protagonista della nuova puntata di "Incipit", la rubrica di libri di Sky TG24.
A raccontarne la grandezza e il talento è Bruno Quaranta, che ha firmato la prefazione della nuova edizione del romanzo "Un'anima persa", pubblicato dalla casa editrice Cliquot.
In questa intervista Quaranta racconta il rapporto di Arpino con la città di Torino ("è stato il sindaco poetico della città"), il suo stile (segnato da "una lingua estremamente sensitiva") e il suo rapporto con la quotidianità: "Arpino si definiva 'bracconiere di caratteri' - dice sempre Quaranta - Ha il culto della cronaca, sa che il grande romanzo dell'Ottocento discende da lì e per questo è convinto che il compito dello scrittore sia quello di affrontare il presente che gli è toccato in sorte, senza fuggire nel futuro o nei secoli andati. La sua sfida è l'uomo: lo deve guardare negli occhi, lo deve raccontare per quello che è, a costo di scendere nel suo inferno".
L'intervista è disponibile anche come podcast in tutte le principali piattaforme cercando la rubrica "Tra le righe" o selezionando l'episodio nella playlist che si trova qui sotto.