Aperto 7 giorni su 7, prende vita in una location storica a pochi passi da piazza della Repubblica. È gestito dalla startup tecnologica Kabuto e offrirà un'esperienza immersiva ai suoi visitatori
Il museo del videogioco più grande d’Italia apre a Roma sabato 30 novembre. L’esperienza immersiva del Gamm – Game Museum, aperto 7 giorni su 7, prende vita in una location storica a pochi passi da piazza della Repubblica: 700 metri quadrati divisi in due livelli per oltre 2000 giochi da scoprire. È gestito dalla startup tecnologica Kabuto ed è stato presentato al pubblico nell’ambito di Checkpoint – Festival of interactive experiences.
Gamm
I videogiochi hanno già l’età per essere esposti in un museo. Il Gamm, infatti, nasce proprio per raccontare uno dei media culturali più affascinanti del nostro secolo in un percorso che accompagna i visitatori dalle origini ad oggi. Tre le aree tematiche Gammdome, Parc Path of Arcadia e Hip Historical Playground. È stato pensato dal team ideatore di Vigamus, il museo del videogioco di Roma che dal d2012 ha registrato oltre due milioni di visitatori da tutto il mondo. “Famiglie, scuole, appassionati e semplici curiosi: il nostro museo è uno spazio aperto a tutti coloro che desiderano esplorare l'universo dei videogiochi – ha detto Luisa Bixio, co-fondatrice di Kabuto- Un'occasione unica per scoprire come questa forma d'arte abbia influenzato la nostra cultura e la nostra società”.
Una collezione made in Italy
La collezione di Gamm racconta anche l’evoluzione del medium sul territorio nazionale con testimonianze fisiche e digitali che hanno contribuito a scrivere la storia del “made in Italy”. All’interno del museo sono presenti pezzi unici donati da Milestone, tra cui bozzetti originali dei circuiti di Screamer (1995) e Racing Evoluzione (2003), fino agli schizzi di concept art di Mud (2012). Questi materiali, tra cui storyboard e bug report di giochi come Screamer Rally (1997) e linee guida per MotoGP 07 (2007), offrono uno sguardo unico e autentico sul processo di sviluppo dei titoli che hanno contribuito a plasmare il genere racing in Italia. Di rilievo anche la presenza di Artematica - casa italiana indipendente, produttrice e sviluppatrice di software, prevalentemente videogiochi - che ha saputo reinterpretare il fascino del fumetto italiano con Diabolik: The Original Sin. Il museo ospita alcuni cimeli legati a questo progetto, come il kit di sviluppo dietro alla creazione del titolo su Wii e lo storyboard del videogioco Druuna Morbus Gravis, che vede come protagonista l’eroina italiana del fumetto realizzato dall’artista Paolo Eleuteri Serpieri.
Un'esperienza immersiva
“Da sempre, Roma è stata la culla del nostro patrimonio artistico e culturale. Oggi, con Gamm, la città si apre a una nuova tipologia di cultura, celebrando il videogioco come forma d'arte interattiva - ha dichiarato Marco Accordi Rickards, Direttore del Museo e co-fondatore di Kabuto - Un museo che non si limita a esporre console e videogiochi, ma che offre un'esperienza immersiva attraverso la storia, la tecnologia e il gameplay delle opere interattive. Gamm rappresenta per noi un progetto ambizioso che riconosce il valore culturale e artistico di questo medium che sta profondamente influenzando la nostra società. Un museo che cresce e si evolve insieme al mondo dei videogiochi, offrendo ai visitatori un'esperienza sempre nuova e coinvolgente”.