Trent'anni fa moriva Fortini, il poeta degli aut aut che diffidava delle conciliazioni

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Filippo Maria Battaglia

Filippo Maria Battaglia

©Getty

Il 28 novembre del 1994 scompariva una delle voci più influenti del secondo Novecento italiano. A raccontarlo a "Incipit", la rubrica di libri di Sky TG24, è Luca Lenzini: "Nelle sue pagine tende sempre a portare il lettore a un punto di rottura con le convenzioni e le morali correnti"

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Il 28 novembre di trent’anni fa moriva a Milano uno dei poeti e dei critici italiani più rilevanti del secondo Novecento. All’anagrafe faceva il nome di Franco Lattes, ma sarebbe stato ricordato dai suoi lettori come Franco Fortini. A lui, ai suoi libri e al suo sguardo è dedicata la puntata di questa settimana di "Incipit", la rubrica di libri di Sky TG24. 

"Fortini tende a portare il lettore a un punto di rottura con le convenzioni e le morali correnti, ponendolo di fronte ad aut aut di natura etica", racconta in questa intervista Luca Lenzini, il coordinatore del centro di ricerca dedicato al poeta. Prima di ricordare come ogni pagina di Fortini, anche quando è legata alla tradizione, sia sempre un’attività critica sul presente, nata dalla convinzione che qualunque argomenti si tratti bisogna arrivare a delle scelte definitive, ultimative. Nell'intervista Lenzini racconta il poeta Fortini, ma passa in rassegna anche le pagine di servizio, le consulenze editoriali e le "Traduzioni disperse e inedite", che Mondadori ha di recente portato in libreria.

L'intervista è disponibile anche come podcast in tutte le principali piattaforme cercando la rubrica "Tra le righe" o selezionando l'episodio nella playlist che si trova qui sotto.

 

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