Ristoranti stellati, quali hanno chiuso in Italia nel 2023-2024 e perché

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Introduzione

La settantesima edizione della guida Michelin è stata l’occasione per presentare le nuove stelle rosse e verdi ma anche per  guardare, nel complesso, all’ultimo anno della ristorazione stellata italiana, tra l’aumento dei costi di materie prime ed energia e la fatica nel trovare del personale qualificato.

 

Sono diversi gli chef, da Nord a Sud, che hanno abbandonato i loro progetti. I ristoranti stellati che hanno chiuso, in totale, sono 18, come ha calcolato Cook del Corriere della Sera

Quello che devi sapere

Lombardia

  • Partendo da Milano, una delle chiusure più grosse è stata quella del ristorante “VIVA” di Viviana Varese, che occupava gli spazi di Eataly in piazza XXV Aprile. La chef salernitana è ora a capo del ristorante Passalacqua, storica villa sul lago di Como. 
  • Rimanendo a Nord, il “Bianca sul Lago by Emanuele Petrosino”, dell’omonimo chef non esiste più, con Petrosino che si è spostato al Sud, nelle cucine del “Grand Hotel Vesuvio” sul Lungomare di Napoli. 
  • Sempre in Lombardia il 2024 ha visto anche la chiusura definitiva del “Vitium” di Crema, dello chef Michele Minchillo
  • Chiuso, per ristrutturazione, anche il “Lino” di Pavia, guidato dallo chef Andrea Ribaldone

Per approfondire:

Guida Michelin 2025, a quali ristoranti sono andate le nuove 3 stelle. FOTO

Piemonte

  • Spostandosi in Piemonte, a Novara quest’anno ha chiuso i battenti il “Cannavacciuolo Cafè e Bistrot”, con lo chef e allievo di Antonino, Vincenzo Manicone, che oggi cucina al ristorante “Tancredi” di Sirmione, che sotto la sua guida ha guadagnato una stella Michelin nell’edizione 2025 della Rossa. 
  • Alla fine del 2023, a Torino ha invece chiuso lo “Spazio 7”, guidato dallo chef Antonio Romano. Tra le montagne torinesi sorgeva anche il “RistoranTino & C.”, ma l’insegna guidata dallo chef Martino Leone si è spostata, lasciando il posto alla pizzeria “Framartino”. Il locale sta cercando una nuova sede

Liguria

  • In Liguria ha chiuso la “Locanda Tamerici”, ad Ameglia (La Spezia). Lo chef Mauro Ricciardi ora dirige la cucina della “Locanda dell’Angelo”, una stella Michelin, sempre ad Ameglia. 
  • Restando in Ligura, Genova ha assistito alla chiusura di “Orto by Jorg Giubbiani”, locale fine dining a Moneglia

Trentino

  • Tra le montagne del Trentino ha chiuso, invece, per scadenza di contratto, “Senso” al Mart (museo di arte moderna e contemporanea) di Rovereto, guidato dallo chef Alfio Ghezzi. Oggi quest’ultimo però resta a capo di altre due insegne: “Alfio Ghezzi Bistrot - Mart”, sempre a Rovereto, e “Senso Lake Garda” a Limone sul Garda (Brescia)

Versilia

  • In Versilia nell'ultimo anno hanno chiuso due attività. La prima è “Franco Mare”, a Marina di Pietra Santa (Lucca). Lo chef Alessandro Ferrarini oggi lavora al ristorante “Sciabola” all’interno dell’hotel “St. Mauritius” di Forte dei Marmi. “Franco Mare” è diventato “Vesta Mare”, acquistato dall’imprenditore Leonardo del Vecchio, e con a capo lo chef Giorgio Bresciani. La seconda insegna versiliese che ha visto molti cambiamenti è, sempre secondo Cook, “Il Parco di Villa Grey” a Forte dei Marmi (Lucca)

Viterbo

  • In provincia di Viterbo, a Vitorchiano, ha chiuso definitivamente “Casa Iozzia”, dello chef siciliano Lorenzo Iozzia: "Senza il giusto personale e senza il necessario margine, questo livello di ristorazione non ha possibilità di stabilità, né economica né professionale. Si prendono decisioni difficili, fino a quella definitiva, che seppure impensabile è la più giusta da prendere, la chiusura", ha spiegato in una lettera, come riporta Cook

 

Al Sud

  • Al Sud lo stravolgimento più importante è stato quello portato dal ristorante “Alain Ducasse” a Napoli, sotto l’egida dello chef Alessandro Lucassino, sorto sulle ceneri de“Il Comandante”, al nono piano dell’hotel “Romeo”, guidato dallo chef Salvatore Bianco. Oggi Bianco propone la propria cucina a “La Terrazza” dell’Hotel “Eden” di Roma. 
  • A Maiori, in provincia di Salerno, ha chiuso “Il Faro di Capo d’Orso”, guidato, dal 2022, dallo chef Andrea Aprea, che nel suo omonimo ristorante di Milano vanta due stelle Michelin. 
  • Il progetto “Mammà”, insegna di Capri firmata dal gruppo Manfredi insieme allo chef Raffaele Mitrano si è spostato a Torino, dentro gli spazi di “Snodo Torino”, polo gastronomico ideato dal gruppo stesso

Sardegna

  • In Sardegna, in provincia si Sassari, ha chiuso “Somu”, a Baja Sardinia, progetto dello chef Salvatore Camedda. 
  • A Cagliari “Dal Corsaro” ha chiuso i battenti. Sul sito del locale si legge,  "temporaneamente chiusi per la stagione per consentire lavori di ristrutturazione aziendale. Al momento non possiamo accettare prenotazioni, vi terremo aggiornati sulla riapertura"

Per approfondire:

Bib Gourmand Guida Michelin 2025, i migliori ristoranti