Barbie: A Cultural Icon, a New York la mostra sulla famosa bambola Mattel. FOTO
Non si ferma il fenomeno Barbie. Dopo il film con protagonista Margot Robbie, la bambola Mattel torna a prendersi il suo spazio nell'attualità questa volta con una mostra a New York dal titolo "Barbie: A cultural icon", a cura di Karan Feder
- "Barbie: A cultural icon", a cura di Karan Feder sarà al Museum of Arts and Design (Mad) di New York fino al 16 marzo 2025
- 65 anni di storia saranno racchiusi nella mostra con oltre 250 bambole d'epoca, interviste, spot pubblicitari, designer, video, sezioni narrative dalla collezione privata di David Porcello e della Mattel.
- Disposta su due piani, "Barbie: A Cultural Icon" arriva a New York dopo il debutto nel 2021 a Phoenix e a Las Vegas. È organizzata secondo decadi ed è lunga sei sezioni. Oltre alle origini, la prima sezione presenta tutti i 22 ensemble dei costumi originali, tra cui uno a tema vacanze romane, Barbie Bell Dress, ispirato a Jackie Kennedy, l'arrivo di Ken nel 1961, la Barbie in minigonna in omaggio a Mary Quant, Christie la prima bambola nera, la Barbie astronauta, la creazione della Barbie Dreamhouse (la casa dei sogni).
- Karan Feder in un'intervista all'Ansa ha dichiarato che "Barbie, nei suoi 65 anni di storia, ha catturato lo spirito dei tempi, è stata di ispirazione e ha aiutato tante ragazze nelle loro carriere. È un brand che si è evoluto attraverso le generazioni".
- La creatrice, Ruth Handler, fondò con il marito Elliot e Harold Matson l'azienda Mattel. Un giorno, osservando la figlia Barbara che giocava creando bambole di carta alle quali dava ruoli da adulti, decise di dedicargliene una vera e propria.
- Handler notò che, mentre i giocattoli per bambine all'epoca erano principalmente bambolotti neonati, mancava una bambola che rappresentasse l'età adulta. Creò Barbie come "modella adolescente", pensando che le bambine potessero immaginare e sognare diversi ruoli per sé attraverso il personaggio.
- La prima Barbie è in mostra al quinto piano del Mad. Era il 1959 e il pubblico della New York Toy Fair accoglieva con scetticismo una bambola con un costume zebrato e la coda di cavallo, del tutto diversa dagli altri giocattoli dell'epoca. Nonostante ciò il successo fu immediato.
- Durante gli anni '60 e '70, Barbie passò dall'essere una semplice modella a rappresentare professioni come infermiera, astronauta, e medico, rispecchiando le conquiste femminili nel mondo del lavoro.
- Nella sua lunga storia la Mattel ha puntato anche sulll'inclusività con le Barbie inclusive, bambole con ad esempio la sindrome Down, non vedenti, con protesi, senza capelli e con vitiligine
- Il modello più venduto in assoluto è, come spiega Feder, "la Totally Hair Barbie" distribuita nel 1992, con capelli acconciabili lunghi fino ai piedi della bambola.