"Vi racconto Parise, 'l'uomo indiretto' in costante lotta tra il sì e il no"

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Filippo Maria Battaglia

Filippo Maria Battaglia

©Getty

La puntata di "Incipit" di questa settimana è dedicata a uno dei grandi scrittori del secondo Novecento italiano, di cui Adelphi sta pubblicando l'opera. A ricordarne il talento è il critico Silvio Perrella. L'intervista

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"Un uomo indiretto": si definiva così lo scrittore a cui è dedicata la nuova puntata di "Incipit", la rubrica di libri di Sky TG24. Si chiamava Goffredo Parise, era nato a Vicenza nel 1929 e sarebbe stato ricordato come uno degli autori più rilevanti del secondo Novecento italiano. "È curioso pensare quell'aggettivo, indiretto appunto, riferendolo a Parise, perché  nei suoi libri lui cerca di essere il più diretto possibile", racconta  il critico Silvio Perrella che da molti anni ne studia e ne cura l'opera. 

"E tuttavia - nota sempre Perrella - una cosa è essere diretti nella scrittura, un'altra è la propria psiche. Era quella che lui sentiva indiretta, perché il suo modo di percepire il mondo, il suo modo di esistere è sempre stata una lotta tra il sì e il no. E in questo senso, lui era sicuramente un autore del sì, che aveva molto lungamente frequentato il no". Nell'intervista, Perrella parla dell'esordio di Parise (“Il ragazzo morto e le comete”), del suo libro più noto ("I Sillabari"), dei reportage, degli scritti saggistici e soprattutto del suo stile, "veloce, ricco di salti, di ellissi e di rapidi cambi di direzione", grazie a "una punteggiatura che - osserva sempre Perrella -  non segue la grammatica ma è musicale, quasi sussurrante".

L'intervista è disponibile anche come podcast in tutte le principali piattaforme cercando la rubrica "Tra le righe" o selezionando l'episodio nella playlist che si trova qui sotto.

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