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"Quel male che non c'è agli occhi degli altri": il romanzo di Caminito indaga l'ipocondria

Lifestyle

Filippo Maria Battaglia

©Getty

La scrittrice torna in libreria, raccontando la storia di un trentenne che lavora nell'editoria. E durante "Incipit", la rubrica di libri di Sky TG24, dice: "Non è facile parlare del dolore, soprattutto se è quello di un malato immaginario". L'intervista

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Il protagonista del romanzo di questa settimana si chiama Loris, ha 30 anni, una fidanzata e un lavoro nell’editoria, ma in realtà il protagonista è il suo dolore, quel "male che non c’è"  (è questo il titolo del libro, pubblicato da Bompiani) solo agli occhi degli altri e che la sua autrice, Giulia Caminito, decide invece di descrivere come un oggetto ovale, fisico, utilizzando quasi tutti i sensi.

"Non è facile parlare del dolore, soprattutto se è quello di un malato immaginario - racconta Caminito nella nuova puntata di 'Incipit', la rubrica di libri di Sky TG24 -

C'è senz'altro un tabù culturale che riguarda la malattia, e in particolare la presa di coscienza di alcuni disturbi psicologici come l'ipocondria".

"Quello al centro di questo romanzo - dice sempre Caminito in questa intervista - è un dolore sottile, complesso da individuare e da descrivere. Io sono partita dal mio rapporto con l'ipocondria e - dopo averci ragionato per molto tempo - alla fine ho deciso di trasformare tutto in una forma romanzo, con un personaggio maschile che  facesse da filtro con quell'esperienza personale".

L'intervista è disponibile anche come podcast in tutte le principali piattaforme cercando la rubrica "Tra le righe" o selezionando l'episodio nella playlist che si trova qui sotto.