In Evidenza
Altre sezioni
altro

Deadpool, Marco Rizzo racconta il mercenario chiacchierone

Lifestyle

Gabriele Lippi

Nel luglio del 1994, il personaggio inventato da Fabian Nicieza e Rob Liefeld arrivava in Italia. Oggi, mentre in sala arriva "Deadpool & Wolverine" con Ryan Reynolds e Hugh Jackman, Panini Comics gli rende omaggio col libro "Deadpool: 30 anni con il mercenario chiacchierone", scritto da Marco Rizzo e Fabio Licari. L'intervista a uno degli autori

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Deadpool è tornato al cinema, accompagnato da Wolverine (LEGGI LA NOSTRA RECENSIONE). E proprio quest’anno celebra anche i suoi 30 anni italiani, tre decenni esatti (era il luglio del 1994) da quando, il Mercenario Chiacchierone fece il suo esordio nel nostro Paese sul numero 0 di X-Force. Panini Comics celebra il personaggio con una serie di uscite a tema e con un libro a lui dedicato, scritto da Marco Rizzo e Fabio Licari, Deadpool: 30 anni con il mercenario chiacchierone, un viaggio nella storia di Deadpool, nelle sue origini, nella sua evoluzione. Di Deadpool e tutto questo abbiamo parlato con Marco Rizzo.

Una tavola estratta da Deadpool Cattivo Sangue

Una storia iniziata come tante altre, da comprimario. Ma non sono tanti i comprimari che riescono poi a diventare protagonisti. Perché Deadpool ce l’ha fatta?

Sicuramente perché, come altri personaggi con una storia editoriale più lunga, è riuscito a rappresentare lo spirito del tempo. Prima gli anni 90 dei suoi esordi, ricchi di vigilanti violenti, armati fino ai denti e dal passato misterioso, poi dei decenni successivi, diventando sempre più tragico, tormentato e quasi una forza del bene (sebbene spesso inconsapevolmente). Negli anni, tra l’altro, si sono avvicendati sulle sue storie grandi autori, molti dei quali oggi considerati veri e propri maestri del genere, come Rob Liefeld, Joe Kelly, Ed McGuinness, o più di recente Tradd Moore e Declan Shalvey. O gli italiani Matteo Lolli e Jacopo Camagni, per citare solo due tra i nostri connazionali.

 

Deadpool è un personaggio che ormai ha 33 anni, 30 in Italia. In tutto e per tutto figlio degli anni 90. Eppure non sembra essere invecchiato di una virgola. Al di là delle sue note capacità rigenerative, qual è secondo te il segreto della sua eterna giovinezza? 

È un personaggio che unisce due temi che convivono raramente nei fumetti di super eroi (come eccezione penso, ad esempio, a Spider-Man): leggerezza e tragedia. Deadpool è capace di venire costretto a uccidere il suo migliore amico e, il momento dopo, di fare una battuta spiazzante. Inoltre, in questi anni, è cresciuto di pari passo a un altro fenomeno quotidiano, cioè internet. Per molti versi, è un “meme vivente”, la base in continuo aggiornamento per situazioni surreali o sopra le righe che riguardano ciò che ci circonda. Quando Deadpool rompe la quarta parete, nei fumetti come al cinema, ironizza sul nostro presente e dunque lo riconosciamo come “contemporaneo”. Forse fra altri trent’anni metà delle battute o dei diretti riferimenti ai meme di internet saranno perduti. Ma allora il personaggio diventerà qualcos’altro ancora, come Superman, Spider-Man o Capitan America: lo specchio di un’epoca e una chiave “pop” per interpretarla.

leggi anche

Deadpool & Wolverine al cinema, tutto quello che c'è da sapere

Una tavola estratta da Deadpool Cattivo Sangue

La paternità di Deadpool è di un fumettista tra i più controversi degli anni 90, Rob Liefeld. Forse il personaggio ha ereditato anche un po’ del carattere del suo creatore? 

Certamente se Deadpool è così iconico si deve anche al suo look ideato da Liefeld, così efficace e anche un po’ derivativo (qualcuno lo definì “Ninja Spider-Man”). Da quello che traspare in pubblico del carattere di Liefeld, una star del fumetto americano sin dagli anni 90, entrambi condividono una certa inclinazione per la provocazione e una vastissima cultura pop.

 

Sempre sopra le righe, battitore libero, mutante sui generis, anti-eroe. Deadpool è un po’ un emarginato tra gli emarginati? 

Sì, certamente. Storie più recenti, però, hanno mostrato la sua capacità di creare legami, con altri eroi (come Wolverine, Cable o Capitan America) o amici, alcuni dei quali presenti anche nella versione filmica. Il problema è che da bravo antieroe tragico, ha difficoltà a tenerseli stretti. Deve allontanarli per il loro bene, o maltrattarli per prendere le distanze. Oppure ancora finiscono invischiati in piani complicati o sacrifici inevitabili. Dunque Wade Wilson finisce per essere un solitario o un violento, alimentando ciò che di negativo dicono di lui in giro per il Marvel Universe. 

Una tavola estratta dal numero 1 della nuova serie regolare di Deadpool, in Italia dal 2024

Che ruolo ha avuto il cinema nel successo attuale di Deadpool? 

I film con Ryan Reynolds lo hanno reso certamente ancora più popolare e trasversale. Inoltre, mi piace pensare che il confine tra attore e personaggio si sia fatto via via più sfumato e che Reynolds condivida il carattere guascone, provocatorio e persino sexy di Wade. Un po’ come accadde con Tony Stark e Robert Downey Jr.: un casting perfetto che finisce per diventare ancora più sovrapponibile e impeccabile, interpretazione dopo interpretazione. Quando guardo la docuserie Welcome to Wrexham, ad esempio, intuisco quanto i due siano simili e forse lo sono sempre stati. Prima di interpretarlo, infatti, ne era un fan. Se il primo film si è fatto si deve quasi interamente alla sua perseveranza.

 

Una cosa curiosa è che Deadpool è un po’ un emblema delle seconde chance. E alla fine è stato una gigantesca occasione di rivalsa anche per Ryan Reynolds dopo il flop di Lanterna Verde. Parallelo troppo azzardato?

Perché no? Lo stesso Reynolds ha ironizzato su questo. In una delle scene dopo i titoli di coda di Deadpool 2, Wade torna indietro nel tempo e ferma l’attore prima che firmasse il contratto per il tanto vituperato film della DC! È chiaro che le seconde chance per Deadpool dovranno susseguirsi di continuo, perché nell’eterno narrare della Marvel (specie nei comics) dovrà venire costantemente messo alla prova, cadere e poi rialzarsi.

Una tavola estratta da La Notte & Il Ritorno dei Deadpool Viventi

Ci dai i titoli di cinque storie indimenticabili di Deadpool da recuperare per conoscere meglio il personaggio?

Una delle mie preferite è Il buono, il brutto e il cattivo, tragica avventura al fianco di Wolverine e Capitan America dal taglio geopolitico ambientata in Corea del Nord. Un buon salto negli anni 90 e nelle origini del personaggio è Il giro dell’oca, storia del 1993 illustrata da uno degli artisti simbolo di quell’epoca e tra i primi a mescolare manga e comics: Joe Madureira. Presidenti morti del 2012, invece, vede Deadpool al fianco del fantasma di Benjamin Franklin combattere gli zombi dei presidenti USA. Una storia delirante, nel pieno spirito dissacrante del personaggio. Ho molto apprezzato anche una lunga serie, Cable e Deadpool, pubblicata all’inizio degli anni 10, una sorta di “buddy-cop” con due personaggi molto diversi ma in fondo molto simili, come visto anche al cinema. Infine, una delle storie più belle, anche come esercizio di stile, è Da grandi poteri derivano grandi coincidenze del 1997. In quella storia Deadpool e Blind Al viaggiavano indietro nel tempo, fino al 1967, all’epoca delle storie classiche di Spider-Man. Lì si travestivano da Peter Parker e zia May, creando caos e occasioni da ridere. Il disegnatore, Pete Woods, rimaneggiò e reinterpretò delle vecchie pagine di John Romita Sr., il leggendario artista dell’epoca, per creare una “resa vintage” nei disegni. Del resto, dar fastidio ai mostri sacri è una delle cose che Deadpool sa fare meglio!

Marco Rizzo e Fabio Licari, Deadpool: 30 anni con il mercenario chiacchierone, Panini Comics, 112 pagine, 18 euro

Le altre uscite Panini dedicate a Deadpool

Deadpool 1 (40 pagine, 5 euro)

Primo numero della nuovissima serie regolare firmata da Cody Ziglar (FuturamaMiles Morales: Spider-Man) Deadpool non se la sta passando molto bene. Nulla di fisico, ovviamente, dato che è in possesso di un fattore di guarigione che lo può rimettere in piedi da qualunque ferita, ma perché è stato lasciato dalla sua ultima fiamma. Così, ha deciso di buttarsi nel lavoro per evitare di pensare troppo al suo cuore spezzato. Accompagnato da una pistola, una katana e da Principessa, è tempo che Wade scacci la malinconia nella maniera più violenta che ci sia. Inoltre, nel nuovo volume anche l’esordio di Death Grip, che non si fermerà davanti a nulla per eliminare Deadpool! L’albo è disponibile anche in versione variant con una copertina alternativa dedicata a Wolverine e Deadpool e disegnata da Gabriele Dell’Otto.

 

Deadpool & Wolverine (96 pagine, 9,90 euro)

Cosa può succedere quando si incontrano il mutante più pericoloso del mondo e il mercenario più fastidioso dell’intera storia? Niente di normale. Quando Deadpool e Wolverine incrociano le proprie strade il risultato che si sprigiona ha la potenza di venti bombe atomiche… e forse anche di più! In Deadpool & Wolwerine si aggiungono anche ospiti d’eccezione come Spider-Man o Kraven il Cacciatore, per dare vita a una delle storie più caotiche di sempre. Un volume dedicato a due enormi superstar dell’Universo Marvel, clamorosamente insieme e assolutamente da non perdere!

 

Deadpool: Cattivo sangue (112 pagine, 18 euro)

Deadpool: Cattivo sangue è la prima graphic novel originale dedicata al Mercenario Chiacchierone disegnata dal suo creatore, Rob Liefeld.
Una storia d’azione e mistero che riporta i lettori alle origini di uno dei più amati personaggi Marvel. Chi è Thumper in realtà? Deadpool non ne ha davvero idea, sa solo che questo gigantesco picchiatore compare regolarmente dal nulla e lo fa a pezzi, per poi tornare da dove è venuto senza proferire parola. Deadpool dovrà scoprire chi sia davvero e che cosa lo colleghi a lui e al suo passato, sempre che Domino e Cable si decidano a dargli una mano. E che lui riesca a sopravvivere!

 

Deadpool: Cattivissimo sangue (136 pagine, 19 euro)

Volti familiari, nuovi personaggi e un cocktail di azione esplosiva, è così che Rob Liefeld torna poi in grande stile con il sequel Deadpool: Cattivissimo sangue. La vecchia minaccia Thumper è tornata in azione e si propone di uccidere il suo creatore. Wolverine e Cable intervengono per cercare di salvarlo, ma la missione, già rischiosa, promette di essere ancora più pericolosa poiché Deadpool, invischiato in alcuni affari criminali a Madripoor, è assente. Riunito il trio, gli eroi dovranno affrontare i misteriosi Shatterstorm e Zabu della Terra Selvaggia, sempre se sopravvivranno a Killville e a Venompool.

 

La notte e il ritorno dei Deadpool viventi (184 pagine, 28 euro)

In La notte & Il ritorno dei Deadpool viventi lo sceneggiatore Cullen Bunn (Venom) e la coppia di disegnatori formata da Ramón Rosanas (Ant-Man) e Nicole Virella (All-New Wolverine) sono pronti a trasportare i lettori all’interno di una bizzarra distopia, tanto apocalittica quanto imminente, in cui il Mercenario Chiacchierone si batte con orde di zombi! Un viaggio psichedelico tra scene splatter, situazioni assurde e battute di dubbio gusto in pieno stile D-Pool in un’antologia che raccoglie in un unico volume di grande formato le due storie a tema morti viventi. Come farà Deadpool a farcela ancora una volta?

 

Uccidologia di Deadpool (cofanetto, 74 euro)

Infine, le quattro opere che compongono l’Uccidologia di Deadpool: la saga più amata e venduta di sempre firmata da Cullen Bunn e raccolte in un prestigioso cofanetto! Chiacchierone, degenerato, rigenerante e… killer, Deadpool è in rotta di collisione con l'intero Universo Marvel, e se la dovrà vedere, ancora e ancora, con tutti gli eroi e i criminali della Marvel, per poi passare (a fil di spada) ai classici della letteratura e infine a tutti i Deadpool del Multiverso.