Corrado Augias: "I cambiamenti sociali epocali nascono spesso da grandi traumi"

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Filippo Maria Battaglia

Filippo Maria Battaglia

©Getty

Sulla soglia dei 90 anni, il giornalista ha raccolto i frammenti di una vita in un libro pubblicato da Einaudi. "Un resoconto - dice durante 'Incipit' - di quello che era l'Italia quando siamo usciti a pezzi dalla guerra e di quello che via via siamo diventati". L'intervista

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Non chiamatela biografia, perché lui è convinto che una biografia abbia poco a che vedere con la realtà di una vita, ma è comunque il tempo di una memoria. Sulla soglia dei 90 anni, Corrado Augias ha deciso di cristallizzare in  poco meno di trecento pagine frammenti di ricordi, di esperienze e di riflessioni. È nato così "La vita s'impara", che la casa editrice Einaudi ha portato da qualche settimana in libreria e che dalla sua uscita è stabilmente nella lista dei libri italiani più venduti (pp. 296, euro 20) .

"Quando si arriva alla mia età in condizioni di discreta lucidità e coerenza, la voglia di trasmettere una testimonianza diventa molto forte perché ci si rende conto di essere stato testimone di avvenimenti che hanno profondamente mutato il Paese", dice Augias a "Incipit", la rubrica di libri di Sky TG24. "Ecco, questo libro è un resoconto di quello che era l'Italia quando siamo usciti a pezzi dalla guerra, dalla disfatta, dall'occupazione, e di quello che via via siamo diventati". 

In questa intervista, Augias racconta l'infanzia di "figlio della guerra", l'amore per Roma e Parigi (accomunate da "una tendenza al declino"), rievoca gli anni Settanta e, a proposito delle conquiste sociali di quel decennio, dice: "Quel tempo mi ha convinto di un'evidenza: affinché ci siano cambiamenti, è necessario un trauma che li determini".

L'intervista è disponibile anche come podcast in tutte le principali piattaforme cercando la rubrica "Tra le righe" o selezionando l'episodio nella playlist che si trova qui sotto.

 

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