“Un tè con l’autore” nel salotto letterario di Palazzo del Poeta

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Raffaella Daino

Raffaella Daino

A Palermo, a pochi passi dal Museo Archeologico Salinas e da piazza San Domenico, la  giornalista e imprenditrice Rosa Di Stefano ha trasformato un’antica dimora seicentesca in una grande “dimora contemporanea”, che ospita residenze d’autore e ambienti dedicati sia all’accoglienza che alla cultura animando i pomeriggi dei palermitani all’insegna della lettura

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Sul sofà del suo salotto letterario nei weekend di diciotto mesi si sono seduti 120 scrittori e scrittrici, davanti a oltre 3mila persone che con ingresso sempre gratuito hanno seguito la rassegna, non come semplici spettatori ma diventando ogni volta parte integrante di un momento di scambio e condivisione. Lei è Rosa Di Stefano, 47enne giornalista, imprenditrice e divoratrice di libri. Nell’ultimo anno e mezzo la sua iniziativa "Un Tè con l'Autore" è cresciuta diventando un appuntamento fisso e un punto di riferimento nel mondo della cultura a Palermo.

 

Il set è un’antica dimora nobiliare seicentesca nel centro storico della città, che non a caso lei ha voluto chiamare, dopo un sapiente restauro,  Palazzo del Poeta, trasformandolo in uno spazio ricettivo turistico, elegante e sostenibile, e in un polo culturale in cui l'ospitalità e la cultura sono in simbiosi. Un luogo di promozione della cultura e dell'arte materializzatosi tra le antiche pietre di un palazzo che ha tanto da raccontare e che nel tempo è diventato motore propulsore di conoscenza rivolto non solo ai turisti ma anche alla comunità locale, sviluppando coesione sociale e senso di appartenenza.

 

Per 78 settimane il salotto letterario della dimora storica ha ospitato scrittori, registi, poeti ed appassionati lettori o semplicemente curiosi, tra un tè caldo ed una lettura drammatizzata sono stati presentati libri e proiettati  cortometraggi,  in un'atmosfera confidenziale da chiacchiere tra amici in cui il dialogo diventa produttore di legami, corrispondenze e scambi.

 

Finalista al Premio Terziario Donna Imprese Innovative in Sicilia e al Premio Innovazione Sicilia, Rosa Di Stefano ha ricevuto il prestigioso riconoscimento “Donna Attiva” dalla Camera di Commercio di Palermo ed Enna ed è stata inclusa tra le tre donne in Italia che fanno cultura in modo innovativo dalla rivista "Confidenze".  Suoi progetti come “Salmodia, ninna nanna per le spose bambine” e la collettiva “Toccami, l’assenza di un abbraccio diventa arte” hanno attirato l’interesse dei media nazionali e dalla creatività ispirata dalla storia centenaria del Palazzo del Poeta è nato il magazine online “È Geniale” il cui numero più recente, in attesa che esca anche in edizione cartacea come free press è disponibile qui: https://www.palazzodelpoeta.com/magazine-culturale-nona-uscita-150624.pdf .

La squadra di lettori e attori di "Un tè con l'autore"

Incontriamo Rosa nell’ultimo weekend della rassegna prima della pausa estiva.

 

“Tutto nasce dal legame profondo che mi lega alla mia terra e dal desiderio di testimoniarne la bellezza, la cultura, la storia, unendo l’imprenditoria  alla cultura" dice Rosa Di Stefano. "Credo che con l’accoglienza e la conoscenza del nostro patrimonio culturale si possa dar vita ad un processo che crea circoli virtuosi di bellezza. E l’interesse che la gente ha dimostrato, una settimana dopo l’altra, conferma che di cultura e di bellezza nella nostra società c’è un gran desiderio. Credo che la cultura sia il sedimento che ci portiamo dietro dal momento in cui iniziamo a osservare il mondo ed è un meraviglioso strumento che si affina e migliora man mano che lo usiamo. La cultura è un utensile che ci dà la chiave di lettura del mondo e degli uomini”.

 

Come nasce la rassegna?

 

"Ho dedicato “Palazzo del poeta” alla bellezza della vita espressa in cultura e da quando, da quel 14 febbraio 2019 ho aperto una prima parte del palazzo al pubblico, come dimora ricettiva, ho subito iniziato ad investire in eventi di arte e di cultura.

"Un tè con l’autore" nasce in un luogo dall’atmosfera suggestiva e carica di storia, ispirazione e memoria;  si racconta che in queste stanze visse e scrisse  un poeta. In breve tempo la rassegna letteraria è diventato un appuntamento di richiamo per gli amanti della lettura grazie anche alla passione di una squadra composta da attori/lettori che con me interpretano ogni testo e che desidero ricordare e ringraziare:  Marisa Di Simone, Simona La Rosa e Duilio Scalici che compongono lo staff, gli attori Tommaso Gioietta, Francesca Vaccaro, Alessandro Cassata e Liliana Sinagra, i relatori Antonella Chinnici, Maurizio Guarneri, Giuseppe Maurizio Piscopo, Mariza Rusignuolo e Vito Lo Scrudato. E poi un ringraziamento è d'obbligo alla mia famiglia e a mio marito Nicola Farruggio.

 

"Come “topo di biblioteca” ho assistito a centinaia di presentazioni di libri, molte delle quali, e mi dispiace anche doverlo ammettere, si rivelano noiose anche se si tratta di libri che poi, invece ho amato immensamente. Ho cercato quindi un modo per comunicare la bellezza dei contenuti di un determinato romanzo, raccontando le emozioni che emergono alla fine della lettura di un testo. Quindi, attorno ad una tazza calda di tè, iniziamo i nostri incontri conoscendo l’autore, con il quale si instaura un rapporto confidenziale fin da subito".

 

In base a quali criteri scegli i testi da proporre?

 

"Devo dire che mi sono imposta delle regole: un’accurata selezione dei testi in primis e poi per ogni cartellone non si ripete mai lo stesso genere. Dai romanzi, alle poesie, i racconti, le storie d’amore, alle autobiografie struggenti, presento gli autori selezionati in molteplici percorsi: appassionate interviste, momenti musicali, teatrali e con supporto video. Gli autori delle mie rassegne li ho amati tutti, nessuno escluso.

Ogni evento ha un tema ben specifico, si apre con un appuntamento di arte o fotografia e ospita tutti generi letterari riferiti al tema. Le nostre non sono presentazioni di libri. Quelle e’ giusto che le facciano le librerie o le realtà culturali che per scelta portano sul palco i libri appena sfornati. Noi non presentiamo i libri appena usciti. Noi diamo voce ad opere che magari avete già letto o ad altre che non hanno avuto abbastanza visibilità e che invece la meritano.  Nel nostro salotto letterario approfondiamo dunque temi ispirati da libri che abbiamo scelto ed inserito nel nostro cartellone con la cura di unire vari generi e tecniche di scrittura  attorno ad un tema centrale. Quello che domina la rassegna 2024 e’ la “Sicilia”.

 

Impossibile elencarli tutti, ricordiamone alcuni.

 

"Tra gli eventi che Palazzo del poeta ha ospitato l’incontro con Alberto Samonà per "Casimiro il piccolo e le sue strane magie", i gialli di Salvo Toscano, Accursio Sabella con il suo tocco tagliente nel romanzo di indagine, Beniamino Biondi che descrive la Sicilia come un’isola spettrale, Salvatore Ferlita e Gandolfo Librizzi hanno parlato di Giuseppe Antonio Borgese, l’anno scorso abbiamo parlato di Chico Forti con il romanzo scritto dal magistrato Lorenzo Matassa, Quest’anno, poi, ho dato vita anche ad una sezione dedicata alla poesia e curata da Ornella Mallo ed una dedicata al cinema curata dalla regista Emma Celala e  nell'ultimo weekend  prima della pausa ci siamo soffermati a sviscerare la criminalità organizzata come un fatto umano, riportando le parole di Falcone e ricostruendo la vita di due madri coraggio attraverso le pagine dei libri di Franco Blandi per la storia di Francesca Serio, madre di Salvatore Carnevale e di Mari Albanese con la sua Felicia Impastato. Un lungo dibattito con l’ex direttore Rai Salvatore Cusimano ci ha raccontato i suoi “semi del 92”. Siamo convinti che la cultura e la memoria siano armi potenti nella battaglia contro l'illegalità. La cultura, il dialogo, la riflessione, l’argomentazione saranno i protagonisti attraverso il libro che rompe il silenzio e un documentario che riporta alla luce la verità". 

 

Il pubblico di "Un tè con l'autore"

L'amore per la lettura, tra passato e presente.

 

"Molti mi dicono che la mia rassegna ricorda i salotti letterari ottocenteschi, i circoli e i caffè letterari sorti negli anni sessanta, quelli frequentati da Pasolini, Montale e tanti altri. Sarà vero? Sta di fatto che gli spazi diventano sempre più piccoli" dice Rosa. "Oggi siamo qui a parlare di me e mi stupisco di questo. Non ho altri obiettivi se non quello di continuare a seminare questo percorso anche a favore di chi non ha ancora il coraggio di perseguirlo.  Mi chiedo: quante donne rimangono in silenzio quando le loro parole, i loro sogni, la loro tenacia potrebbero orientare le scelte del mondo verso la bellezza e l’umanità? Sono convinta che la fortuna della letteratura risieda nella sua possibilità di superare qualsiasi altro mezzo di comunicazione e permettere di raccontarci attraverso quello che ci separa."

 

 

 

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