Pitti Uomo, a Firenze i mille volti del vestire maschile

Lifestyle

Nicoletta Di Feo

Per la nuova puntata di FLASH siamo andati a visitare la più importante manifestazione del menswear internazionale. Tra i padiglioni della Fortezza da Basso abbiamo curiosato per scoprire come si vestirà l’uomo della prossima primavera-estate

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Erano 790 i brand presenti ai saloni estivi di Pitti Uomo, di cui il 44% in arrivo dall’estero. La 106 esima edizione della manifestazione, che di fatto inaugura la lunga settimana della moda maschile italiana, si è confermata punto di riferimento per il menswear. Non solo per la presenza di grandi nomi, ma anche perché vetrina di interessanti marchi di ricerca. Nelle collezioni protagonista è l’abbigliamento, ma trovano spazio anche gli accessori e gli oggetti di design, quel lifestyle sempre più presente nei concept store e nelle boutique.

 

“Questo è il momento in cui partono le nuove stagioni e oggi tutta la comunità della moda si incontra a Pitti per fare programmi", spiega ai nostri microfoni Raffaello Napoleone, AD di Pitti Immagine.

"La crisi ha investito anche il settore moda, è innegabile, ma nei primi mesi di quest’anno ci sono stati piccoli segnali di reazione. Alcuni mercati rimangono difficili, mercati importanti come l’Inghilterra e la Germania, la Cina però per esempio sta piano piano riprendendosi. Ci auguriamo che la geopolitica non riservi sorprese, speriamo che il 2025 non sia un anno complesso come questo. Alla crisi comunque si deve reagire facendo squadra, non individualmente. E Pitti è il luogo giusto per fare questo, si viene qui perché Pitti crea occasioni di business. E’ un luogo di incontro e di confronto, è l’appuntamento di riferimento nel mondo.”

Il percorso espositivo

Per la sua 106esima edizione Pitti è giallo limone. E’ infatti Pitti Lemon il tema scelto per i saloni estivi. E in effetti, per poter affrontare le cinque sezioni in cui è diviso il percorso espositivo è fondamentale fare un carico di energia.

Dal classico sartoriale ad un’eleganza più disinvolta, dai grandi marchi che hanno scritto - e continuano a scrivere - la storia della moda, ai giovani designer. E poi la moda di ricerca a Superstyling e quella responsabile di S/Style, piattaforma di Fondazione Pitti Discovery con una selezione di brand impegnati a promuovere pratiche sostenibili, fino al vintage al primo piano dell’Arsenale.

E a proposito di sostenibilità Pitti Uomo premia quest’anno Ecoalf.

“Sono molto onorato per questo riconoscimento”, ci racconta Javier Goyeneche, presidente e fondatore. “E' un premio per l’impegno di Ecoalf che dal 2009 è pioniere della difesa ambientale e di un nuovo modello di business nel settore della moda. Un modello possibile ma soprattutto necessario, la moda non può essere solo bella, la moda è anche responsabilità. Dobbiamo tutti lavorare affinché la moda diventi un’industria responsabile.”

Negli spazi della Polveriera Fay ha invece presentato per questa nuova edizione non solo il progetto Archive nato 4 anni fa per valorizzare le origini del brand, ma anche la collezione main.

Protagonista indiscussa di Pitti rimane comunque la grande manifattura italiana. Quella che trasforma tessuti pregiati in abiti sartoriali, come Caruso, o l’elevated casual di Cruna, azienda vicentina a filiera corta.

Uno stile sofisticato, ma anche quotidiano. Perché la tendenza che si percepisce passeggiando per la fortezza da basso, è quella di un desiderio di vestire bene.

A ricordarcelo è anche sir Paul Smith raccomandandoci, “per favore, di toglierci tuta e cappuccio e indossare bei vestiti.”

Gli anniversari di Pitti

Tombolini, azienda marchigiana protagonista della storia del made in Italy, festeggia quest’anno i suoi primi 60 anni.

In primo piano la collezione ultra light di zero gravity ma anche il legame con lo sport, passione del fondatore, che ha portato quest’anno a vestire la squarda saudita Al-Nassr in cui gioca Cristiano Ronaldo.

In occasione del traguardo dei 60 anni, Tombolini ha annunciato anche la nascita della Fondazione Eugenio Tombolini, che si occuperà di dar vita a una scuola di sartoria interna all’azienda con sede a Colmurano e avrà l’obiettivo di introdurre i giovani al mondo del lavoro, nel rispetto dell’ambiente.

60 anni di Tomboli e 100 anni di Superga , che BasicNet si appresta a festeggiare nel 2025 in occasione della sneaker 2750 che compie, appunto, un secolo di storia. “Una storia che è anche la storia del brand”, ci racconta Lorenzo Boglione, Vice President del gruppo BasicNet, “una storia che è fondamentale raccontare.”

Debutti e traguardi che raccontano di un successo che sa durare nel tempo.

Eventi e Progetti Speciali

Tra gli eventi che hanno segnato questa nuova edizione di Pitti Uomo sicuramente il ritorno di Paul Smith, che nel giorno di apertura della manifestazione ha presentato la sua collezione a Villa Favard. Una collezione moderna, dove i volumi avvicinano gli abiti allo sportwear pur mantenendone la sartorialità, con colori e tessuti leggerissimi.

Era il 1993 quando Paul Smith arrivò per la prima volta a Pitti. Quella a Villa Favard è stata una sorta di lezione di moda come sicuramente Sir Smith può permettersi di fare.

 

Guest designer della 106esima edizione invece Marine Serre. Classe 1991, fondatrice e direttore creativo del marchio, Marine Serre è stata tra i talenti più interessanti della Paris Fashion Week e vincitrice nel 2017 del premio LVMH per i giovani stilisti. A Firenze, nell’incantevole giardino di Villa Maiano, ha presentato con una sfilata evento la sua collezione maschile.

Pierre-Louis Mascia, da molte stagioni a Pitti Uomo, ha presentato per la prima volta la sua collezione con una sfilata.

 



 

 

 

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