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Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d'Autore: quanto leggiamo in Italia?

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©Getty

Tra piattaforme social e self-publishing è sempre più complesso decifrare il rapporto tra italiani e lettura. Ecco cosa ci raccontano i numeri di Istat e dell'Osservatorio AIE

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“Perché si legge poco?”. “Perché si scrive troppo”, così nel 1997 il critico letterario Cesare Garboli rispose lapidario alla domanda di dj Albertino all’interno della trasmissione I fanatici del libro. A distanza di un quarto di secolo, le parole di Garboli sembrano profetiche. Secondo l’ultimo report Istat sulla produzione e lettura di libri aggiornato al 2022, la percentuale di persone che dichiarava di avere letto nei precedenti 12 mesi almeno un libro si aggirava attorno al 39%. Un dato in discesa rispetto a quanto rilevato nel 2021 e nel 2020, anno del boom legato alla pandemia. Se i lettori diminuiscono, i libri pubblicati però sono sempre di più: crescono del +7,5% le opere pubblicate rispetto al 2019 e di un +5,1% i testi stampati e distribuiti. Il calo della quota dei lettori è stato registrato sia per il formato digitale, sia per il cartaceo, che resta il prediletto, sia per gli audiolibri, che ancora faticano a prendere piede.

Il 2023 secondo l'Osservatorio AIE

A darci un quadro di alcune tendenze del 2023 c'è l’Osservatorio AIE sulla lettura e i consumi culturali. Crescono, stando all'analisi dell'Associazione italiana editori, gli italiani che si dichiarano lettori, ma sono sempre di meno quelli che leggono con frequenza settimanale. Nel complesso più della metà degli italiani che si dichiarano lettori non leggono più di due ore a settimana. E i "lettori forti", ovvero gli irriducibili delle librerie? Prediligono romance in tutte le mille sfumature del genere, i click lit, di cui Sophie Kinsella è regina, e più in generale i romanzi rosa, in cui rientrano anche i vecchi Harmony, caratterizzati dall'immancabile lieto fine romantico.

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La letteratura sui social

Il boom editoriale del romance è confermato dal fatto che negli ultimi tre anni le vendite sono più che raddoppiate. Impossibile non tenere conto di quello che accade sui social e in particolare su TikTok, la piattaforma in cui questi generi hanno conquistato la scena. Sotto il cappello dell’’hashtag #booktokitalia, che è solo uno dei tanti utilizzati per categorizzare i contenuti, ci sono più di 650mila post per un numero di visualizzazione che a maggio nel 2023 era stimato attorno ai 2 miliardi solo in Italia. Il 25% degli utenti italiani delle varie piattaforme afferma di aver acquistato o letto libri nati sui social o auto-pubblicati, mentre un numero crescente di giovani fruisce i contenuti narrativi direttamente sui social o su piattaforme di self-publishing come Wattpad. I social quindi non orientano solo il mercato, ma riscrivono le regole del gioco, offrendo nuovi modi di raccontare e di recepire le storie.

 

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