Medina “on the road”, viaggio alla scoperta della Città illuminata dell’Islam

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Costanza Ruggeri

Costanza Ruggeri

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Nel giorno in cui i musulmani rompono il digiuno e festeggiano la fine del Ramadan, vi portiamo alla scoperta di una delle città più sacre dell'Islam. Situata nella parte occidentale dell'Arabia Saudita, Medina è il luogo in cui Maometto è morto ed è sepolto. Ma è anche una città che si sta aprendo al turismo internazionale e offre una scena gastronomica con un'ampia gamma di delizie per soddisfare ogni palato

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"Culla della cultura e della civiltà islamica", è considerata la seconda città sacra dell'Islam dopo La Mecca. È qui che è morto Maometto ed è sempre qui, nella Moschea del Profeta, che è sepolto. A differenza de La Mecca, però, Medina è aperta a tutti, compresi i non musulmani. Banditi fino al 2021, i turisti possono oggi dirigersi fino al recinto perimetrale degli edifici religiosi ma non accedervi. Con l’apertura della destinazione al turismo internazionale, quello che una volta era considerato come un viaggio puramente rituale si è trasformato in un viaggio di piacere e scoperta.

Tra le moschee della “Città Illuminatissima”

Una volta giunti a Medina, la “Città Illuminatissima”, non si può non far visita ai principali monumenti islamici che custodiscono la storia di una intera cultura. In primis la Moschea di Al-Qiblatayn (tra le tre più antiche nella storia dell'Islam) dove, secondo la tradizione, il profeta Maometto ha ricevuto l'ordine da Allah di cambiare la Qibla (la direzione della preghiera) da Gerusalemme a La Mecca. Maometto è sepolto nella Moschea del Profeta, conosciuta come Al-Masjid an-Nabawi. Per i non musulmani si può arrivare fino al cancello di ingresso – oltre il quale inizia lo spazio sacro (haram) non valicabile – e rimanere ad osservare il passaggio dei fedeli nella sua piazza. La moschea sorge sul luogo in cui, fin dal 622, Maometto fece edificare un locale destinato alla preghiera, attiguo alla stessa abitazione costruitagli non appena giunto a Medina. La tomba del Profeta è custodita qui: il luogo è riconoscibile grazie alla cupola verde, colore ufficiale dell’Islam, che svetta nel cielo di Medina. Da vedere anche la Moschea Quba, considerata la seconda più antica del mondo islamico e uno dei principali siti religiosi della città. e la Moschea Sayyed Al-Shuhada, sito importante della storia islamica poiché sorge nel luogo dove si è svolta la battaglia di Uhud. L’edificio è stato completato nel 2017 e presenta uno stile architettonico unico.

epa10583289 Muslims attend the Eid Al-Fitr prayer at Nad Al Hammar Eid Musalla in Dubai, United Arab Emirates, 21 April 2023. Muslims around the world celebrate Eid al-Fitr, the three day festival marking the end of the Muslim holy month of Ramadan, which is starting on 21 April and some other countries on 22th May depending on the lunar calendar. Eid al-Fitr is one of the two major holidays in Islam.  EPA/ALI HAIDER

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La scena gastronomica

Il Mercato di Qaisariah è una delle principali attrazioni di Medina. Situato nel cuore della città vecchia, è un luogo ricco di storia e cultura. Il mercato, che risale al XVII secolo, è famoso per la sua architettura tradizionale e per le sue stradine strette e tortuose. Qui i visitatori possono immergersi nell'autentica atmosfera saudita e scoprire una varietà di negozi e bancarelle che vendono una vasta gamma di prodotti, dai tessuti e abiti tradizionali alle spezie, dalle ceramiche agli articoli di pelle. Il Mercato di Qaisariah è noto anche per la sua cucina tradizionale saudita. La scena gastronomica a Medina offre una vasta gamma di delizie per soddisfare ogni palato. Per gli amanti della cucina mediorientale, l’Arabesque Restaurant è una tappa obbligata per un pranzo o una cena indimenticabili. Tra i piatti da provare ci sono il kebab di agnello marinato con spezie aromatiche e servito con riso pilaf e il couscous con verdure fresche e pollo alla griglia. Per chi vuole esplorare la cucina locale, gli indirizzi giusto sono Al-Baik Restaurant e Al-Nakheel Restaurant, che offrono entrambi un’esperienza culinaria unica e autentica della regione. Imperdibili i dolci tradizionali come baklava, kunafa e basbousa. 

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