Eight Billion Genies, il lato oscuro dei desideri per Charles Soule
LifestyleNel loro fumetto pieno di idee e colori, Soule e Ryan Browne accompagnano il lettore alla scoperta di un mondo in cui ogni essere umano a un genio personale ai suoi ordini. Ma poter esaudire i propri sogni non sempre è bello come sembra...
Immaginate di moltiplicare la storia di Aladdin per 8 miliardi di persone, riducendo però il numero dei desideri esaudibili da tre a uno solo, e rimuovendo qualsiasi altro limite agli stessi. Charles Soule e Ryan Browne sono partiti da questa idea, sviluppata diversi anni fa, per scrivere e disegnare il loro Eight Billion Genies, miniserie a fumetti in 8 numeri che Panini Comics ha portato in Italia in un volume unico cartonato da 280 pagine al prezzo di 31 euro.
La trama
Otto miliardi di geni, uno per ogni persona sulla terra, che compaiono simultaneamente davanti al loro padrone esattamente nel momento in cui viene al mondo l’umano numero 8 miliardi. Un sogno che però si trasforma subito in incubo, perché i desideri delle persone non sono fatti per convivere in pace, perché non tutti hanno la maturità per esprimere il desiderio giusto, perché la volontà di potenza e la stupidità governano in gran parte il mondo, dominando soprattutto sugli esseri umani più mediocri e frustrati. Perché l’egoismo è il motore che alimenta l’umanità nel suo circolo autodistruttivo intrapreso da anni. Così, se qualcuno si limita al peccato (veniale?) di desiderare per sé l’amore di una persona che non lo ricambia, altri scelgono di portare in vita dinosauri preistorici e terrificanti kaiju, o di dotarsi di superarmi e superpoteri.
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Il risultato non può che essere il delirio, uno scoppio di violenza, l’umanità in guerra con sé stessa, divisa in fazioni, in lotta per la sopravvivenza e per un dominio che non si misura più col denaro ma con la quantità di geni (e dunque di desideri) che si possiedono. Una sorta di caos autoregolatore che ciclicamente viene ricreato dai geni ogni volta che la popolazione mondiale raggiunge un numero non più sostenibile per il pianeta. Fino all’ultimo genio, fino all’ultimo desiderio, per poi ripartire.
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Uno straordinario world building
Partendo da un’idea apparentemente poco originale, Soule riesce a prendere una strada nuova, mai esplorata, costruendo un interessante racconto morale che attraversa i minuti, le ore, giorni, i mesi, gli anni e i secoli. La storia procede a strappi, non sempre fluida, a tratti ripetitiva con se stessa e ridondante, ma a spiccare è lo straordinario world building che lo sceneggiatore è capace di inventare e a cui danno forma i disegni pop fantasy di Browne, riempiti di colori saturi e sgargianti a tratti acidi.
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Un fumetto pieno di idee
Nel complesso, Eight Billion Genies è un’opera che si fa notare e spicca nel panorama fumettistico americano e internazionale, ricca di idee e suggestioni, distopica ma in qualche modo anche riconciliante con l’umanità nella sua accezione migliore. Un fantasy a tinte dark pieno di colore che trasporta il lettore in un universo immaginifico e densissimo, divertente e accattivante, ma capace anche di far riflettere sulla natura umana.