Capodanno, champagne o spumante? Nel mondo l'italiano vince 3-1
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Secondo quanto emerge da un'analisi di Coldiretti/Ixè, nel 2023 sono state 936 milioni le bottiglie di spumante italiano stappate nel mondo, più del triplo di quelle di champagne che sono arrivate a circa 300 milioni
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- A Capodanno champagne o spumante? Nel mondo vince 3-1 lo spumante. Alla mezzanotte del 31 dicembre saranno infatti 936 milioni le bottiglie di spumante italiano stappate nel mondo nel 2023, più del triplo di quelle di champagne che arrivano a circa 300 milioni. Emerge da un'analisi di Coldiretti/Ixè nella quale viene evidenziato che a fine anno sarà raggiunto per la prima volta un valore dell'esportazioni di spumante all'estero di più di 2,2 miliardi (+3%), sulla base di una proiezione su dati Istat
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- Secondo i dati diffusi da Coldiretti, oltre i 2/3 del consumo totale viene dall'estero, per un totale di 650 milioni di bottiglie, con i brindisi Made in Italy che dominano nettamente a livello internazionale davanti allo champagne francese che però riesce ancora a spuntare prezzi nettamente superiori
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- Fuori dall'Italia, i consumatori più appassionati sono gli americani dove però le bollicine italiane sono scese per la prima volta in valore dell'11%. Al secondo posto ci sono gli inglesi in crescita del 2%. Su valori più bassi si trova la Germania, ma con un più 8% in valore
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- Lo spumante italiano piace molto anche in Russia, Paese che ha visto un incremento del 18% nonostante le tensioni causate dalla guerra. Le bollicine nostrane ormai sfidano alla pari il prestigioso champagne francese anche in casa, tanto che proprio sul mercato transalpino si registra una crescita record delle vendite del 26% che si colloca così al quarto posto tra i principali clienti
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- A guidare la classifica delle produzioni nazionali è il Prosecco, con un'incidenza del 70% degli spumanti imbottigliati che ne ha fatto uno dei simboli del Made in Italy all'estero
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- Sulle tavole delle feste sono però presenti un po' tutte le bollicine nazionali dal Franciacorta all'Asti, dal Trento Doc alle piccole produzioni che si sono diffuse velocemente lungo tutto lo Stivale, dall'Abruzzo alla Sicilia, passando per Toscana, Marche, Lazio e Umbria. Ne sono un esempio Trebbiano, Verdicchio, Oltrepo' all'Alta Langa, Moscato, Falanghina, Grechetto, Malvasia, Grillo, Nero d'Avola, Negroamaro, Durello, Vermentino
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- Il successo del Made in Italy, sottolinea Coldiretti, è schiacciante a livello nazionale con le feste di fine anno che fanno registrare il massimo di domanda dello spumante italiano con circa 95 milioni di tappi di spumante stappati solo in Italia, tra Natale e Capodanno, con una vittoria netta rispetto alle 6 milioni di bottiglie di bollicine straniere come lo champagne
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- Secondo il report, quasi 9 italiani su 10 (l'89%) non rinunciano a fare un brindisi Made in Italy a fine anno. Si tratta del prodotto più presente sulle tavole degli italiani seguito dalle lenticchie, immancabili nell'85% dei menù, mentre al terzo posto sul podio sale anche il cotechino o lo zampone (70%)
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- Per quanto riguarda il cenone, rilevanti gli acquisti di pesce nazionale a partire da alici, vongole, sogliole, triglie, anguilla, capitone e seppie, ma il 65% degli italiani assaggerà il salmone arrivato dall'estero, il 9% si permetterà le ostriche e il 5% il caviale spesso di produzione nazionale
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- Secondo le stime di Terranostra e Campagna Amica (Coldiretti), per il cenone di fine anno sono stati destinati alla tavola 98 euro in media a famiglia, in leggero aumento rispetto allo scorso anno (+2%), con quasi 9 italiani su 10 (87%) che hanno deciso di festeggiare nelle case, proprie o di parenti e amici, mentre 4,6 milioni di persone hanno scelto ristoranti e pizzerie e oltre 350mila l'agriturismo