Latouche: "Il dibattito sul lavoro? Come ascoltare un vecchio disco graffiato"

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Filippo Maria Battaglia

Filippo Maria Battaglia

©IPA/Fotogramma

L'economista francese firma un pamphlet in cui analizza le "tre promesse della modernità avanzata: lavorare meno guadagnando sempre di più grazie alla società dell’abbondanza, lavorare tutti in modo sempre più piacevole grazie alla civiltà del tempo libero e, in futuro, non lavorare più grazie alle nuove tecnologie". L'intervista durante "Incipit", la rubrica di libri di Sky TG24

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"Un vecchio disco graffiato": è questo il rumore che sembra di sentire quando si sente parlare di lavoro da parte di molti politici e osservatori. Ne è convinto Serge Latouche, uno dei più noti economisti europei, da poco tornato in libreria con un pamphlet intitolato “Lavorare meno, lavorare diversamente o non lavorare affatto” (Bollati Boringhieri, pp. 93, euro 12).

Questo titolo - dice Latouche nella nuova puntata di "Incipit", la rubrica di libri di Sky TG24 - contiene le tre promesse della modernità avanzata: e cioè lavorare meno guadagnando sempre di più grazie alla società dell’abbondanza, lavorare tutti in modo sempre più piacevole grazie alla civiltà del tempo libero e, in futuro, non lavorare più grazie alle nuove tecnologie.

"Tre promesse incompatibili per loro natura con il modello dell’economia capitalistica", spiega sempre uno dei teorici della decrescita, che in questa intervista affronta altri temi: dall'emergere della c.d. "collassologia"  (quella corrente di pensiero che studia i rischi di un possibile crollo della civiltà industriale e del suo impatto sulla società.) alle "crisi come opportunità per prendere coscienza della necessità del cambiamento".

 

L'intervista è disponibile anche come podcast in tutte le principali piattaforme cercando la rubrica "Tra le righe" o selezionando l'episodio nella playlist che si trova qui sotto.

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