"Lo scrittore che amava mescolare le lingue": Silvio Perrella racconta Alberto Savinio

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Filippo Maria Battaglia

Filippo Maria Battaglia

©Getty

La nuova puntata di "Incipit", la rubrica di libri di Sky TG24, è dedicata a uno degli autori di culto del Novecento italiano. Il critico che ne ha curato un'antologia: "La sua non è l'intelligenza di chi vuole espugnare il mondo. È piuttosto l'intelligenza di chi vuole accompagnarlo"

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"Il più grande scrittore italiano del ‘900 dopo Pirandello”. Così Leonardo Sciascia definiva Alberto Savinio. Un autore molto amato, rimasto tuttavia nel perimetro ristretto degli scrittori di culto. Al suo talento letterario è dedicata la nuova puntata di "Incipit", la rubrica di libri di Sky TG24. A raccontarlo è il critico Silvio Perrella, che di Savinio ha da qualche tempo curato “Vite di Mercurio”, un volume che raccoglie alcuni scritti dedicati ad Ermes appunto e pubblicato dalle Edizioni Spartaco (pp. 132, euro 14).

"Savinio amava scrivere mescolando le lingue: dal punto di vista esistenziale e biografico, dal punto di vista inventivo e immaginativo, e anche nei generi", racconta Perrella in questa intervista. Prima di spiegare come "la sua non sia l'intelligenza di chi vuole espugnare il mondo. È piuttosto l'intelligenza di chi vuole accompagnarlo. Non è un'intelligenza che mette da parte i dolori del mondo, e tuttavia è un'intelligenza che in qualche modo cerca di illuminare. Non dimenticando mai - da grande pittore quale lui peraltro è stato - la lumeggiature delle ombre".

 

L'intervista è disponibile anche come podcast in tutte le principali piattaforme cercando la rubrica "Tra le righe" o selezionando l'episodio nella playlist che si trova qui sotto.

 

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