World Cocktail Day, la classifica dei cocktail più bevuti in Italia

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Tra i più apprezzati ci sono i classici della mixology, dal Negroni al Cuba libre: scopriamone storia e ricette

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Cocktail e aperitivi hanno un ruolo di primo piano nella cultura enogastronomica italiana, con il Belpaese che ha dato i natali ad alcuni dei drink più famosi al mondo. L'aperitivo in particolare è un rito irrinunciabile per gli italiani che, nel 75% dei casi, se ne concedono uno almeno una volta al mese. Ad evidenziarlo sono i dati di Opus (On Premise User Study), indagine periodica realizzata da Cga by Niq. Dalla ricerca emerge che in Italia, "patria dell'aperitivo", i consumatori sono piuttosto fedeli: tre su quattro frequentano locali almeno una volta al mese, fino ad arrivare ad una o due volte alla settimana. Tra i drink preferiti per l'aperitivo spiccano quelli realizzati con Vermouth, liquori e amari, scelti dal 47% delle persone. Un terzo degli italiani invece predilige i cocktail. Scelti anche i vini, in particolare quelli frizzanti (24%).

I cocktail più bevuti

Ma restringendo il campo ai cocktail, quali sono i preferiti degli italiani? Al primo posto un classico nato proprio nel Belpaese, il Negroni. A inventarne la ricetta fu il conte Camillo Negroni che a Firenze, intorno al 1920, era solito ordinare un "Americano" rinforzato sostituendo con del gin la soda.  Al secondo posto un altro cocktail semplice da preparare: si tratta del Cuba libre, classico long drink a base di rum bianco, cola e succo di lime. Segue il Mojito, altro grande classico estivo a base di rum bianco accompagnato notoriamente da foglie di menta pestate, zucchero di canna e lime. Infine il Martini Dry, lo storico cocktail reso celebre tra l'altro da James Bond, a base di gin e vermouth secco.

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