Stephen King testimone contro la vendita della casa editrice dei suoi libri

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Il famoso romanziere si è presentato alla Corte dichiarando: "Mi chiamo Stephen King. Sono uno scrittore freelance". Con questo “incipit” ironico ha suscitato una risata in aula

 

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Stephen King, indiscusso re del thriller, è apparso oggi in un tribunale di Washington per testimoniare contro l'acquisizione della sua casa editrice,  la Simon & Schuster, da parte di Penguin Random House. L’autore di capolavori come Carrie", "Shining", “Il miglio verde” e molti altri testi di grande successo è il principale testimone del Dipartimento di Giustizia nella causa antitrust contro la fusione.

Risvolti negativi dell'acquisizione sulla concorrenza

Il romanziere si è presentato alla Corte dichiarando: "Mi chiamo Stephen King. Sono uno scrittore freelance", provocando una risata. "Sono venuto perché penso che il consolidamento sia negativo per la concorrenza", ha detto. "Questo è il mio modo di intendere il settore librario. Ci sono stato per 50 anni". Penguin Random House,  è di proprietà della società tedesca Bertelsmann, e sta cercando di acquisire Simon & Schuster in un affare valutato a 2,2 miliardi di dollari. Questa acquisizione  soffocherebbe la concorrenza e e porterebbe a una minore remunerazione degli autori.

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Il mestiere di scrivere

"Più aziende ci sono, meglio è. Quando ho iniziato c'erano letteralmente centinaia di case editrici", ha detto King. "Una dopo l'altra sono state assorbite da altri editori o sono fallite. Per gli scrittori diventa sempre più difficile trovare abbastanza soldi per vivere". Il processo dovrebbe durare altre due settimane. "La fusione darebbe a Penguin Random House un'influenza enorme su chi e cosa viene pubblicato e su quanto gli autori vengono pagati per il loro lavoro", ha dichiarato, invece, il Dipartimento di Giustizia nella sua denuncia depositata alla Corte Distrettuale degli Stati Uniti.

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Aneddoti raccontati in aula

La deposizione di King, che si è presentato in aula con abito e cravatta grigi, è durata un’ora, durante la quale l’autore di best sellers ha ripercorso la sua carriera di autore. King ha raccontato del suo primo assegno come scrittore di 2.500 dollari per "Carrie". Dopo aver ottenuto il grande successo con "Shining", King ha ricordato che un editore derise la sua richiesta di 2 milioni di dollari per i tre libri successivi. Naturalmente King decise di cambiare editore.

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