"Nonostante tutte": le storie di 119 donne diventano una voce sola
LifestyleLa casa editrice Einaudi inaugura "Unici", una nuova collana dedicata alla narrativa italiana, con il romanzo di Filippo Maria Battaglia. La protagonista, Nina, è un personaggio immaginario, il cui racconto è affidato però ai frammenti di lettere, diari e memorie di oltre cento donne realmente esistite che hanno attraversato il Novecento. Ne anticipiamo in esclusiva l'introduzione
In una piccola piazza di un piccolo Comune toscano c’è una porta di legno dogato che è quasi sempre aperta. Oltre quella porta, hanno trovato riparo novemila voci che hanno impiegato anni a rivelarsi. Serrate in un cassetto, rinchiuse in scatole di conserva, disperse tra fogli di eredità familiari trascurate, hanno fatto i conti con l’anonimato della quotidianità fissando su carta speranze e fallimenti, assolvendo il compito di ogni scrittura privata: lasciare traccia di sé attraverso il racconto della propria esistenza. La storia di Nina, la protagonista di questo romanzo, ha preso forma cinque anni fa al varco di quella porta, dietro la quale si schiude l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano. La sua voce proviene dai diari, dalle lettere e dalle memorie di centodiciannove donne che hanno attraversato il Novecento con rabbia e ostinazione, a volte con disincanto e rassegnazione.
Sono poco più di quattrocento frammenti scelti tra molte migliaia e pieni di nomi, di luoghi, di cose. Arrivano da Nuoro e da Milano, da Napoli e dal Trevigiano, da Palermo e dal Monferrato, da Amantea, da Bolzano e da decine di altre città e di borghi dispersi. La pagina più vecchia fa parte di un quaderno dalla copertina rigida con una foglia di vite in rilievo e la grafia elegante e ordinata appresa più di un secolo fa sui banchi di una scuola elementare di Ferrara. La più recente, invece, è condensata in cinque righe di un file pdf che si apre con una foto di Firenze e una cornice in bianco e nero.
Nina non si ritrae mai di profilo e non riempie il quaderno di grandi parole. Il suo è un autoritratto collettivo fatto di istantanee in cui l’aderenza alla realtà non coincide con il realismo ma con il suono che la voce fa sulla pagina scritta.
Segue l’arbitrio della memoria e dell’immaginazione, sovverte il tempo e, grazie ai ricordi di oltre un secolo di vite private, se ne fa gioco. Si imbatte in consuetudini e fulminanti apparizioni, registra strappi, lutti, gioie, privazioni e trova nella scrittura conforto, riscatto e salvazione. Scrivere, per queste centodiciannove donne, ha significato soprattutto questo: portare in salvo se stesse e la propria voce, in una lotta quasi fisica con le parole che non ha ammesso tentativi di revisione calligrafica o di correzione. Ed è a questa urgenza, e alla sua irriducibilità, che è affidata l’autenticità di questa storia.
© 2022 Giulio Einaudi editore s.p.a., Torino Pubblicato in accordo con MalaTesta Literary Agency, Milano
Tratto da Filippo Maria Battaglia, "Nonostante tutte", Einaudi, pp. 184, euro 16,50
Filippo Maria Battaglia (Palermo, 1984), giornalista di «Sky TG24», vive a Milano. Con Bollati Boringhieri ha pubblicato: Lei non sa chi ero io! La nascita della Casta in Italia (2014), Stai zitta e va' in cucina. Breve storia del maschilismo in politica da Togliatti a Grillo (2015), Bisogna saper perdere. Sconfi tte, congiure e tradimenti in politica da De Gasperi a Renzi (con P. Volterra, 2016) e Ho molti amici gay. La crociata omofoba della politica italiana (2017). Ha curato diverse antologie giornalistiche, tra cui Professione reporter. Il giornalismo d'inchiesta nell'Italia del dopoguerra (con B. Benvenuto, Rizzoli 2008) e Scusi, lei si sente italiano? (con P. Di Paolo, Laterza 2010).