Habitus, in mostra a Carpi le icone della Moda del XX secolo

Lifestyle

Sabrina Rappoli

Cambia il modo di abbigliarsi come cambia la Società. Gli indumenti sono diventati  simboli di Libertà, di emancipazione femminile, come icone di moda e stile.

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Si intitola “Habitus-Indossare la libertà”, la mostra in corso a Carpi, nel modenese, fino al 6 marzo.

Un’esposizione che – attraverso l’evolversi del modo di vestire - indaga le mutazioni della Società. Cambiamenti di stile che hanno portato a cambiamenti di passo, talvolta, a vere e proprie rivoluzioni culturali.

Da Poiret, a Chanel ad Armani

La rassegna presenta quegli indumenti iconici che hanno contribuito all’emancipazione del costume sociale:  dall’anticorsetto di Paul Poiret ai primi pantaloni creati da Coco Chanel per le donne, dalla minigonna agli hot pants, dal bikini ai jeans, dallo sportswear alla giacca destrutturata di Giorgio Armani, accompagnati da fotografie, video, musica.

E’ in Occidente nel XX secolo che vengono inventati questi indumenti, che liberano letteralmente soprattutto il corpo femminile, rompendo le costrizioni di abbigliamento alle quali era vincolato.

Indumenti come simboli di Libertà

In esame ci sono una decina di capi iconici, "perché questo sono diventati", dice la curatrice della mostra, Manuela Rossi, "che hanno rotto le convinzioni sociali, culturali e di abbigliamento, portando la donna a un modo nuovo non soltanto di vestire, ma anche a un diverso ruolo sociale".

Indumenti  che oggi diamo per scontati, ma che negli anni hanno dovuto lottare per imporsi, prima di entrare di diritto negli armadi delle donne.

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