I migliori indirizzi secondo Slow Food, luoghi dell'anima dove trovare cordialità, buon cibo e un ottimo rapporto qualità/prezzo
Sono 246 le Chicciole nella Guida delle Osterie d’Italia, per l’anno 2022. Un riconoscimento che premia e valorizza questi luoghi familiari, dove ci si ritrova per mangiare, bere bene, sentirsi a casa. Le Osterie sono locali dove la qualità del cibo e del vino, le preparazioni, l’accoglienza, hanno un’importanza fondamentale. Soprattutto, sono gli elementi basilari per trovare posto all’interno della popolare guida di Slow Food, che torna dopo lo stop forzato dovuto al lockdown.
Nella Guida sono 1713 i locali esaminati, 120 le novità
La Guida ha preso in esame 1713 esercizi, dei quali 120 sono novità.
La Campania è la regione che vanta il numero più alto di osterie in Guida; seguono la Toscana con 145 e l’Emilia Romagna che ne piazza 124. Subito fuori dal podio troviamo la Puglia, con 111 osterie.
Materie prime di qualità, cordialità e prezzi accessibili
I prezzi accessibili; le figure degli osti, sempre più rare; la cordialità che si riscontra, fanno delle Osterie d’Italia presenti nella Guida, indirizzi perfetti per scoprire la cucina del territorio, assaporare pietanze talvolta non comuni, mangiare con gli occhi e col cuore, prima che con la bocca, per ritrovare anche sapori antichi, in grado di risvegliare il gusto per il buon cibo.
Scendono i coperti e aumentano i dehors
Regge il modello ristorativo delle osterie, nonostante i tempi cambino molto velocemente. Se da una parte scende il numero dei coperti, dall'altra aumentano i dehors; la gestione è prevalentemente famigliare o tra amici; rimane alta l'attenzione particolare alle ricette più tradizionali. Sono indirizzi, insomma, dove le parole cucinare con passione e mangiare con piacere trovano casa. Di più: all'osteria ci si può sentire come a casa propria.