I Macchiaioli, a Padova riaperta la mostra dedicata al Movimento

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Sabrina Rappoli

Paesaggi e natura incontaminati, brani di vita quotidiana, le fatiche del lavoro, i piccoli svaghi, gli ideali di Libertà. La mostra dedicata ai Macchiaioli, in corso a Palazzo Zabarella e prorogata fino al 30 giugno, racconta il passato di un'Italia che si andava formando, piena di speranza e di voglia di riscatto

Torna accessibile, a Padova, dopo la chiusura dovuta all’emergenza pandemica, la mostra “Macchiaioli. Capolavori dell’Italia che risorge”. Organizzata dalla Fondazione Bano raccoglie oltre 100 capolavori di artisti appartenenti al celebre Movimento, che visse la sua maggiore fortuna nella seconda metà dell’800.

L'esposizione è stata riaperta e prorogata fino al 30 giugno

Fino al 30 giugno le opere di questi pittori indipendenti, pieni di fervore patriottico, rivoluzionari, animeranno le sale di Palazzo Zabarella, raccontando brani di vita quotidiana, momenti di lavoro, gli animali, la terra, i piccoli svaghi e infine le battaglie per favorire l’unità d’Italia.

Il mondo dei Macchiaioli: semplice, ma non ingenuo

Quella dei Macchiaioli è una pittura semplice, ma non ingenua, che arriva dagli occhi direttamente al cuore del visitatore. Un “vero”, il loro, riportato sulla tela con il giallo del sole, l’azzurro del cielo e del mare, il rosso della passione. Le tele di Lega, Fattori, Boldini, Signorini, per citare alcuni degli autori esposti,  sono testimonianza di un’Italia che si andava formando, con le campagne ancora densamente popolate, i contadini al lavoro nei campi, i braccianti, i soldati che lottavano per i loro ideali. “Una pittura che dà gioia”, come ha detto Federico Bano, presidente dell'omonima Fondazione.

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