Al Mann la mostra "Gladiatori", tra archeologia e tecnologia

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Sabrina Rappoli

Credits: Valentina Cosentino

Il Museo Archeologico di Napoli riapre le sue porte. Lo fa con una grande mostra dedicata ai Gladiatori, figure al confine tra storia e mito, piene di fascino e ardore

Sono protagonisti di imprese affascinanti; le loro vicende riempiono i libri di storia e animano il cinema: ricordate Russell Crowe, attore da Oscar per Ridley Scott nel “Gladiatore”?

Ora, i Gladiatori, sono in mostra al Mann, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che dopo l’inaugurazione virtuale apre finalmente in presenza la grande esposizione loro dedicata.

"Solo uniti vinceremo. Ci aspetta una nuova Primavera dell'Arte", commenta il Direttore Paolo Giulierini, alla guida del Mann dal 2015, a proposito di questa ripartenza. Ripartenza che, dopo le restrizioni legate alla pandemia, riporta finalmente il pubblico al cospetto delle opere d'Arte.

Gladiatori, progetto che unisce archeologia e tecnologia

Un progetto scientifico "Gladiatori", che unisce archeologia e tecnologia, che presenta centosessanta reperti, divisi in sette sezioni, delle quali la settima – allestita nel Braccio Nuovo del Museo – interamente tecnologica.

Il viaggio del visitatore si snoda così attraverso il Salone della Meridiana, alla scoperta di sei sezioni che sono altrettanti approfondimenti.

1) Dal funerale degli eroi al duello per i defunti

2) Le armi dei Gladiatori;

3) Dalla caccia mitica alle venationes;

4) Vita da Gladiatori;

5) Gli Anfiteatri della Campania;

6) I Gladiatori “da per tutto”.  

“Da un certo punto di vista, è l'esposizione più sofferta e simbolica che abbiamo realizzato al MANN”, dice ancora il direttore del Museo. “Come gli antichi gladiatori, oggi ci sentiamo tutti un po' feriti e sofferenti. Ma, prendendo spunto dal loro coraggio e dalla loro tenacia, siamo pronti a rialzarci“.

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