Istat: ad agosto +5,9% fatturato industria

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E’ proseguita la ripresa post-lockdown delle industrie italiane con un fatturato che l'Istituto, al netto dei fattori stagionali, stima in aumento del 5,9%, proseguendo la dinamica positiva che si registra dallo scorso maggio

Ad agosto è proseguita la ripresa post-lockdown delle industrie italiane con un fatturato che l'Istat, al netto dei fattori stagionali, stima in aumento del 5,9%, proseguendo la dinamica positiva che si registra dallo scorso maggio. Nella media del trimestre giugno-agosto la crescita dell'indice complessivo è addirittura del 35,9% rispetto ai tre mesi precedenti. Bene anche gli ordinativi che registrano ad agosto un incremento su luglio più ampio di quello del fatturato (+15,1%) mentre nella media degli ultimi tre mesi segnano un balzo del 47,3% rispetto ai tre mesi precedenti. Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 come ad agosto 2019), il fatturato totale diminuisce in termini tendenziali del 3,8%, con cali del 2,2% sul mercato interno e del 7,0% su quello estero.


L'Istat osserva come rispetto a luglio la dinamica del fatturato riflette andamenti positivi su entrambi i mercati, ma è sostenuta soprattutto dal mercato interno per il quale si registra una variazione di +7,3%; l'incremento del mercato estero, sebbene non trascurabile, si attesta su un più contenuto 3,0%. Gli ordinativi sono trainati da entrambe le componenti, quella estera questa volta in misura maggiore rispetto a quella interna (rispettivamente +15,6% e +14,7%). Quanto ai raggruppamenti principali di industrie, ad agosto gli indici destagionalizzati del fatturato segnano aumenti congiunturali del 9,8% per i beni di consumo, del 7,7% per i beni intermedi e dello 0,9% per i beni strumentali; l'energia è l'unico raggruppamento a registrare una diminuzione (-1,8%).


Nel manufatturiero, il settore dei mobili e delle altre industrie manifatturiere registra la crescita annua più marcata (+16,9%), seguito dal comparto delle apparecchiature elettriche e non (+7,1%), mentre l'industria farmaceutica e le raffinerie mostrano i cali maggiori (-7,6% e -29,2% rispettivamente). In termini tendenziali l'indice grezzo degli ordinativi aumenta del 6,1%, con incrementi su entrambi i mercati (+6,8% quello interno e +5,3% quello estero). La maggiore crescita tendenziale si registra nel settore dei computer e dell'elettronica (+24,2%) e per i mezzi di trasporto (+22,9%), mentre i risultati peggiori si rilevano nell'industria chimica (-4,5%) e in quella farmaceutica (-8,9%).

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