Gli occupati calano di 27.000 unità, e il tasso di disoccupazione perde lo 0,1%. Aumentano però gli inattivi: ben 301 mila in più, la gran parte dei quali uomini
Nonostante l'emergenza COVID-19 a marzo l'occupazione tiene, anche e soprattutto per effetto dei decreti di 'sostegno ai lavoratori e ai redditi' In sintesi è quanto dice l'Istat illustrando i dati sull'occupazione a marzo: gli occupati sono calati di 27 mila unità rispetto al mese precedente. Il tasso è calato dello 0,1% dunque è rimasto sostanzialmente stabile ed ha interessato un po' di più le donne: in 18.000 a marzo hanno perso il posto di lavoro. Il tasso di occupazione si è attestato al 58,8% .
Boom di inattivi
Sono aumentati, invece, in maniera più che consistente gli inattivi, coloro che cioè non hanno un impiego né lo hanno cercato, cresciuti di ben 301 mila unità. Un incremento che si riflette sul calo del tasso di disoccupazione (gli inattivi entrano nel calcolo del tasso di disoccupazione, facendolo alzare), sceso all'8,4% (in calo di quasi un punto rispetto a febbraio 2020). L'emergenza virus e la difficoltà a raccogliere i dati ha impedito all'istituto di fornire alcuni delle consuete analisi più dettagliate. Se si guarda però al dato di genere, si osserva che l'incremento degli inattivi è molto più marcato tra gli uomini (+191 mila) che tra le donne (+110mila). Allo stesso modo calano in maniera più massiccia i disoccupati tra gli uomini (-169 mila) che tra le donne (-98 mila).