Si tratta delll' 80,4% del totale dei lavoratori alle dipendenze. Una quota quasi doppia di quella rilevata a dicembre 2019 (44,6%) e marzo 2019 (52,4%)
I contratti che a fine marzo 2020 sono in attesa di rinnovo ammontano a 51 e interessano circa 9,9 milioni di dipendenti - l'80,4% del totale - con un monte retributivo pari al 79,9%; entrambe le quote sono decisamente più elevate di quelle osservate a dicembre (44,6% e 46,6% rispettivamente) e a marzo 2019 (52,4% e 52,8%). E' quanto emerge dalle rilevazioni diffuse dall'Istat. Alla fine di marzo 2020 i contratti collettivi nazionali in vigore per la parte economica (22 contratti) riguardano il 19,6% dei dipendenti - circa 2,4 milioni - e un monte retributivo pari al 20,1% del totale.
Nel primo trimestre 2020 nuovi contratti per autostrade, aereoporti e credito
Nel corso del primo trimestre 2020 sono stati recepiti tre accordi – imprese, società e consorzi autostradali, servizi a terra negli aeroporti e imprese creditizie - e ne sono scaduti dieci: impiegati agricoli, calzature, carta e cartotecnica, vetro, ceramica, metalmeccanica, commercio, mobilità, assicurazioni e servizi socio assistenziali. Nonostante il tempo medio di attesa di rinnovo, per i lavoratori con contratto scaduto, si sia ridotto, passando dai 12,7 mesi di marzo 2019 agli 11,2 mesi di marzo 2020, l'attesa media calcolata sul totale dei dipendenti è più che raddoppiata: 13,9 contro 6,6 mesi.