“Il Traditore” di Marco Bellocchio è il film italiano candidato alla corsa agli Oscar

Spettacolo

La pellicola scelta dalla commissione istituita presso l'Anica come titolo italiano per concorrere all'International Feature Film. L'annuncio delle nomination è previsto per il 13 gennaio 2020, mentre la cerimonia di consegna si terrà a Los Angeles domenica 9 febbraio

È “Il Traditore” del regista Marco Bellocchio il film italiano scelto per la corsa agli Oscar. La pellicola potrebbe rappresentare l'Italia alla 92ma edizione degli Academy Awards nella categoria "International Feature Film Award” (nuova dicitura per “miglior film straniero”). Il titolo dovrà ora vedersela con gli altri non prodotti negli Usa e sperare di arrivare nella cinquina finale. L'annuncio delle nomination è previsto per il 13 gennaio 2020, mentre la cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles domenica 9 febbraio. Il film ha incassato quasi 5 milioni di euro al botteghino, 13 minuti di applausi a Cannes (unico film italiano in corsa, FOTO) e sette premi ai Nastri d’argento (su 11 candidature, un record). Uscirà nelle sale Usa il 27 novembre.

Bellocchio: "Da vecchio anarchico pacifista, sono onorato"  

"Sono contento di questa candidatura e devo ringraziare la commissione che l'ha decisa. Gli altri film erano altrettanto degni, ma è andata così", commenta a caldo il regista Marco Bellocchio. "È una possibilità, una chiave per entrare nella grande gara. Non mi faccio illusioni, ma farò tutto il possibile per aiutare 'Il traditore' in questo lungo cammino. Pur da vecchio anarchico pacifista e non violento, sento come un onore e una responsabilità rappresentare l'Italia in questa sfida".

Il protagonista de “Il Traditore” è Favino nei panni di Buscetta

Il film di Bellocchio è stato scelto dalla Commissione istituita presso l'Anica. Il protagonista della pellicola è Pierfrancesco Favino nel ruolo di Tommaso Buscetta. Bellocchio racconta vent'anni di vita del "boss dei due mondi": dagli anni Ottanta alla morte a Miami nell'aprile del 2000. Tutto parte nei primi anni Ottanta in piena guerra di mafia. Buscetta fugge per nascondersi in Brasile e, da lontano, assiste impotente all'uccisione di due suoi figli e del fratello a Palermo. Arrestato ed estradato in Italia, decide di incontrare il giudice Giovanni Falcone e di collaborare con la giustizia. Frase cult del film, pronunciata dallo stesso Buscetta: "Io sono stato e resto un uomo d'onore. Per questo non mi considero un pentito". Del suo protagonista, Bellocchio ha detto: "Non è un eroe ma un uomo coraggioso, non dobbiamo dimenticare che era un criminale, un violento ma era anche un uomo che non aveva paura di morire ma che non voleva morire". Oltre a Favino (Nastro d'argento per miglior attore protagonista), nel cast ci sono Maria Fernanda Candido (la moglie di Buscetta), Fausto Russo Alesi (Giovanni Falcone), Fabrizio Ferracane e Luigi Lo Cascio (che interpretano Pippo Calò e Totuccio Contorno e hanno vinto il Nastro come migliori attori non protagonisti).

I film esclusi

“Il Traditore” è stato scelto da una rosa che comprendeva “Martin Eden” di Pietro Marcello, “La paranza dei bambini” di Claudio Giovannesi, “Il primo re” di Matteo Rovere, “Il vizio della speranza” di Edoardo De Angelis. La pellicola che rappresenta l’Italia dovrà ora vedersela con altri titoli stranieri, tra cui lo spagnolo “Dolor y Gloria” di Pedro Almodóvar, il francese “Les Miserables” di Ladj Ly, il coreano “Parasite” di Bong Joon Ho.

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