Addio a Daniel Johnston, musicista e pioniere del lo-fi

Spettacolo

Il cantautore sarebbe morto per un attacco cardiaco all’età di 58 anni. Icona folk, in carriera si è distinto anche per l’autoproduzione a basso costo dei propri dischi. Tra i suoi più grandi ammiratori c’era anche Kurt Cobain

Il cantautore statunitense Daniel Johnston si è spento all’età di 58 anni. Icona folk e leggenda del lo-fi, ossia della produzione musicale realizzata utilizzando una strumentazione non eccelsa nella fase di registrazione, per l’appunto 'low fidelity' (bassa fedeltà), sarebbe morto per un attacco cardiaco. La notizia è stata diffusa da l’Austin Chronicle e poi confermata dal fratello e dall’ex manager.

Ha ispirato, tra gli altri, Kurt Cobain

Il suo primo vero lavoro è datato 1981 ed è intitolato "Songs of Pain". Inciso con un organetto e un mangianastri viene composto da Johnston a seguito di un trauma affettivo, un amore non corrisposto, ed esprime tutto il suo talento. Negli anni Ottanta ha continuato ad autoprodurre dischi diventati molto noti soprattutto tra gli addetti ai lavori. Tra i suoi più grandi estimatori compare l'ex leader dei Nirvana Kurt Cobain, che agli MTV Awards del 1992 si presentò sul palco indossando una t-shirt con stampata la copertina di 'Hi, How Are You', disco di Johnston del 1983. Oltre che da Cobain, il cantautore è stato molto apprezzato anche da Tom Waits e Beck, che hanno realizzato cover di alcune delle sue canzoni più note.

Il documentario

Nel 2005 il regista Jeff Feuerzeig gli ha dedicato il documentario 'The Devil and Daniel Johnston', nel quale racconta la battaglia del cantante contro la schizofrenia e il disturbo bipolare con cui ha dovuto convinvere per gran parte della vita. Un tema che si riflette anche in molte delle canzoni che ha composto.

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