Il gigante francese del lusso, proprietario tra gli altri dei marchi Gucci e Bottega Veneta, annuncia la svolta: solo maggiorenni in passerella. "E' un nuovo progresso nel nostro impegno verso le donne", spiega il presidente del gruppo Francois-Henri Pinault
Niente più minorenni sulle passerelle di Gucci, Saint Laurent, Balenciaga, Alexander McQueen. E' il passo annunciato, a partire dalle sfilate autunno-inverno del 2020-2021, da Kering, il gigante del lusso cui fanno capo alcuni dei principali marchi della moda mondiale. Una scelta che "segna ulteriori progressi nel continuo impegno di Kering verso le donne" spiega il gruppo.
"Un esempio per le giovani generazioni"
"Come gruppo di lusso globale, siamo consapevoli dell'influenza esercitata sulle giovani generazioni, in particolare dalle immagini prodotte dalle nostre case. Crediamo di avere la responsabilità di proporre le migliori pratiche possibili nel settore e speriamo di creare un movimento che incoraggi gli altri a seguire l'esempio", ha spiegato Francois-Henri Pinault, presidente e a.d. di Kering. Marie-Claire Daveu, che è responsabile della sostenibilità, ha sottolineato che "la maturità fisiologica e psicologica dei modelli di età superiore a 18 anni sembra più appropriata al ritmo e alle richieste che sono coinvolte in questa professione". L'annuncio arriva due giorni dopo il lancio di nuovi standard in materia di trattamento e benessere degli animali coinvolti nell'intera catena di approvvigionamento del gruppo.
Un impegno oltre il lusso
Kering è un colosso da 13,6 miliardi di fatturato nel 2018 e di oltre 63 di capitalizzazione in Borsa, grazie anche al contributo di alcuni dei più illustri marchi italiani della moda. Assieme al peso massimo Lvmh rappresenta uno dei maggiori poli mondiali del settore del lusso. La loro competizione si è trasformata in una gara di solidarietà all'indomani del devastante incendio di Notre-Dame, quando Pinault ha annunciato una donazione di 100 milioni euro per la ricostruzione della cattedrale di Parigi.