Il magnate di LVMH e quello di Kering si mobilitano per ricostruire "questa straordinaria cattedrale, simbolo della Francia". 200 milioni anche da L'Oréal
I colossi del lusso si mobilitano per ricostruire Notre Dame de Paris, aderendo così all’appello lanciato dal presidente francese Emmanuel Macron nella serata di ieri. Duecento milioni arriveranno da Bernard Arnauld, magnate del gruppo Lvmh – che vuol dire marchi del calibro di Fendi, Bulgari, Christian Dior, Bulgari, DKNY, Celine, Guerlain, Givenchy, Kenzo, Loro Piana e Louis Vuitton. Il gruppo, prima ricchezza di Francia, spiega di volersi unire "alla ricostruzione di questa straordinaria cattedrale, simbolo della Francia, del suo patrimonio e della sua unità”, mettendo a disposizione "tutte le sue squadre di creatori, architetti, finanzieri, per aiutare nel lungo lavoro di ricostruzione e di raccolta di fondi".
Le donazioni di Arnault e Pinault
Poche ore prima di questo annuncio la famiglia dell’altro tycoon del lusso francese Francois-Henri Pinault donerà 100 milioni di euro per la ricostruzione della cattedrale di Notre Dame dopo il devastante incendio di ieri. "Di fronte a una tragedia di tale portata, ognuno desidera ridare vita il più presto possibile a questo gioiello del nostro patrimonio", ha dichiarato in un comunicato Pinault, presidente e ceo di Kering, il gruppo cui fanno capo brand del luxury come Gucci, Saint Laurent e Balenciaga. Il contributo arriverà dalla società di investimenti della famiglia Artemis.
200 milioni anche da L'Oréal
Una maxi-donazione arriva anche dalla famiglia Bettencourt-Meyers, una tra le più ricche di Francia, eredi del colosso L'Oréal, che ha annunciato un aiuto di 200 milioni, di cui 100 attraverso la fondazione Bettencourt Schueller.
Donazioni anche da Apple
Anche Apple scende in campo per aiutare la ricostruzione della cattedrale di Notre-Dame, "per molti simbolo di speranza". In un tweet, l'amministratore delegato Tim Cook afferma che Apple effettuerà una donazione per gli "sforzi di ricostruzione di Notre Dame in modo che sia un'eredità per le future generazioni".
Appello e gara di solidarietà
Intanto il sindaco della città Anne Hidalgo ha proposto "una conferenza internazionale di donatori": un'occasione di confronto tra esperti e finanziatori. Anche l'Ile de France, la regione di Parigi, ha stanziato 10 milioni di euro. E dagli Usa la French Heritage Society, organizzazione con sede a New York e finalizzata proprio alla conservazione dei tesori architettonici e culturali francesi, ha lanciato una pagina web di raccolta fondi. Secondo Michel Picaud, presidente dell'associazione "Friends of Notre-Dame de Paris, il progetto di restauro della cattedrale costerà 150 milioni di euro. Per Andre Finot, portavoce della cattedrale, è "troppo presto per fare un bilancio sui danni".