Asta record per Harry Potter: 162mila dollari per La Pietra Filosofale

Spettacolo

Si tratta di una prima edizione in lingua inglese del primo volume della saga, autografata dall'autrice J.K. Rowling. Il libro è stato battuto da Christie's New York superando ampiamente la stima iniziale

Cinquecento milioni di copie vendute nel mondo, il successo planetario ed un brand che da solo vale 25 miliardi di dollari, eppure Harry Potter continua a far segnare record. Una copia in lingua inglese del primo volume della saga dedicata al mago con gli occhiali - "Harry Potter and the Philosopher's Stone" (1997) - è infatti stata battuta all'asta per la cifra di 162.500 dollari (143mila euro), la più alta mai fatta registrare per un testo della scrittrice scozzese J.K. Rowling.

La dedica e il refuso

Il libro, una rara copia in lingua inglese di "Harry Potter e la pietra filosofale" presentava una dedica autografa dell'autrice. Fu pubblicato nel 1997, molto prima che la saga conoscesse la fama planetaria, ed è uno dei pochissimi esemplari della prima edizione: appena 500 copie, di cui solo 300 approdate nelle librerie. Una versione divenuta famosa e molto ricercata dai fan del maghetto per la presenza di un refuso, corretto nelle ristampe successive: a pagina 53, infatti, nell'elenco dei materiali che Harry deve portare a scuola compare per due volte la parola "wand" (bacchetta magica). 

Asta da record

Il volume è stato battuto all'asta da Christie's a New York per 162.500 dollari, una cifra tre volte superiore alla stima iniziale, fissata tra i 45 e i 65mila dollari (39-57mila euro). Nel corso della stessa vendita newyorchese anche una serie di illustrazioni prodotte per accompagnare "Alice nel Paese della meraviglie" di Lewis Carroll ha superato le aspettative, realizzando 81.250 dollari (71.500 euro) contro una stima di 20mila. Lo stesso prezzo del volume della Rowling, 162.500 dollari, è stato raggiunto pure da un'edizione de "L'origine delle specie" di Charles Darwin.

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