La top model è stata vista alla settimana della moda di Parigi con un paio di sneakers prodotte senza utilizzare elementi tossici per l’ambiente o derivati animali. Dalle Stan Smith "vegan" alle "Cotton+Corn" di Reebok, sono sempre di più i brand "green"
È di moda l’eco sostenibilità. E se già da qualche anno è possibile acquistare abiti prodotti con fibre tessili ottenute da materiali riciclati o attraverso processi di lavorazione che rispettano l’ambiente, forse non tutti sanno che anche le scarpe possono essere “green” e, addirittura, vegane.
La top model Bella Hadid è stata fotografata in questi giorni alla settimana della moda di Parigi con un paio di sneakers in apparenza uguali a quelle di tendenza per questa stagione, con la suola alta e di ispirazione Anni ’90. In realtà sono prodotte con materiali innovativi ricavati dall’utilizzo di rocce, corteccia d’albero, gomme naturali, cellulosa e fibre del cocco. Sono firmate dal brand belga Rombaut, noto perché tutti i componenti usati nella lavorazione delle sue scarpe non contengono elementi tossici per l’ambiente o derivati da animali.
Le Stan Smith vegane
Le calzature “eco” sono di tendenza e diversi brand sportivi hanno compreso l’importanza della salvaguardia dell’ambiente. La stilista Stella McCartney, da sempre particolarmente sensibile alla tematica della sostenibilità e alla lotta contro la plastica negli Oceani (SKY UN MARE DA SALVARE), ha raccolto la sfida di trasformare un paio di sneakers che hanno fatto la storia della moda per renderle virtuose ed ecologiche. Nel mercato Usa sono appena state lanciate infatti le Stan Smith Adidas vegane realizzate con materiali cruelty free.
Il nuovo modello ha abbandonato la pelle e i collanti di origine animale per rivolgersi esclusivamente a sostanze rispettose dell’ambiente. Stella McCartney ha “firmato” le calzature con tre file di stelline che sostituiscono le classiche strisce di Adidas. Sulla linguetta di una delle due scarpe c’è il volto della stilista, sull’altra quello di Stan Smith, il tennista che ha ispirato le calzature.
Le “Cotton + Corn” di Reebok
Sono invece fatte con cotone biologico e mais le “Cotton + Corn” di Reebok. Dalla loro produzione fino alla fine del loro utilizzo, infatti, queste calzature non pesano in alcun modo sull’ambiente. Basti pensare che la tomaia è realizzata con cotone biologico che bandisce erbicidi e pesticidi chimici nel processo di coltivazione, mentre per la suola è stata impiegata una speciale bioplastica a base di mais. Questo rende le sneakers vegane completamente compostabili, questo vuol dire che, a fine vita, non andranno ad intasare le discariche inquinando l’ambiente.
Tendenza sostenibile
L’innovazione responsabile è, d’altronde, uno dei 10 megatrends del settore moda per i prossimi dieci anni (lo conferma anche uno studio McKinsey) e oltre il 65% dei consumatori nei mercati emergenti come Cina e India fanno ricerca attiva sul tema prima dei loro acquisti. La sostenibilità è di moda anche secondo Google che nei Trends registra una accelerazione nelle ricerche con la parola chiave “sustainability”. Per la seconda industria più inquinante al mondo la strada da fare è ancora lunga, ma si può percorrere con le scarpe vegane.
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