Sta per iniziare un’altra settimana di temperature estive e dopo settimane in costume da bagno risulta difficile anche solo l’idea di indossare un paio di pantaloni. Ecco 5 cose da evitare e 5 alternative di tendenza
È di moda tornare a lavorare con un look sobrio ma di tendenza. Essere ancora abbronzati non vuol dire infatti che si possa andare in ufficio vestiti come in spiaggia. Dopo settimane in costume da bagno e caftano, risulta difficile anche solo l’idea di indossare un paio di pantaloni e sono mesi che le scarpe chiuse sono riposte nell’armadio, passare a un dresscode più formale può essere quindi particolarmente difficile. Ci sono però diverse soluzioni oltre al classico tailleur per affrontare il ritorno dalle vacanze con stile, ma soprattutto con decoro.
In linea generale, l’abbigliamento ideale per l’ufficio è fatto di capi base come blazer, camicie monocolore dalle linee semplici, gonne modello longuette da abbinare a cardigan e magliette girocollo o con scollo a “V”. In questa stagione l’importante è evitare di vestirsi come per un weekend al mare e scegliere invece capi in tessuti naturali che aiutano la traspirazione ed evitano di provocare saune alla scrivania. I collant sono i primi ad essere esclusi durante le stagioni calde e quindi gambe e pedicure devono essere sempre curatissimi.
Ogni ambiente di lavoro è diverso e ha proprie regole, in linea generale però, ecco 5 cose da non indossare mai e 5 alternative di tendenza per andare a lavorare dopo le vacanze:
No agli strapless
Tutto quello che prevede le spalle (e la schiena) scoperte è da evitare. Abiti e top a fascia o a bustier non sono adeguati all’ufficio
No alla canottiera a costine
Qualsiasi sia il tipo di spallina, di giro manica, di scollo, poco importa: la canottiera è da evitare, a rischio di sembrare Marlon Brando in "Un tram che si chiama Desiderio". L’unica alternativa è nasconderla sotto un impeccabile blazer.
No al camicione XL
Quando fa caldo è meglio non indossare capi aderenti ma nemmeno eccessivamente oversize: le camicie troppo ampie sono poco professionali.
No al crop top
L’ufficio non è il luogo adatto per mostrare l’abbronzatura quindi i crop top sono da evitare: così come è auspicabile non mostrare spalle, schiena e décolleté, è altrettanto necessario non mettere a nudo la pancia.
No a shorts e minigonne
Le lunghezze appena sopra il ginocchio sono il massimo che ci si possa concedere alla scrivania.
Sì a gonna a pieghe e camicia
Le gonne longuette morbide e plissettate, di seta o microfibra, sono il capo di tendenza per il ritorno in città. Per andare a lavorare si indossano con le camicie o con giacche dal taglio maschile e avendo le gambe ancora abbronzate sono ideali anche senza calze.
Sì a gonna a tubo e maglietta
La media lunghezza quest’anno è la più amata da stilisti e influencer e un’alternativa al plissé è la gonna a tubo, sopra al ginocchio o al polpaccio. Si indossa con una T-shirt in cotone e un paio di décolleté.
Sì a pantaloni e blusa
Il look classico nelle giornate ancora calde è quello formato da blusa leggera dalle maniche ampie e un paio di pantaloni dal taglio dritto o svasato. L’importante è sceglierli in un tessuto fresco e naturale come il cotone. Fino all’arrivo dell’inverno è possibile provare abbinamenti diversi dal classico bianco e nero come rosso e rosa, celeste e verde oppure grigio e lilla.
Sì a calzature con tacchi non eccessivi
I mocassini sono le scarpe di tendenza per l’autunno e sono una valida alternativa alle ballerine per andare a lavorare. Per chi indossa i tacchi, oltre alle decolleté, la scelta giusta sono gli stivali con tacco medio e largo. In generale, mai usare sandali da spiaggia o calzature in gomma. Evitare anche il tacco 12.
Sì all’abito midi
Il Wrap dress (chiamato anche vestito incrociato o abito a vestaglia) creato dalla stilista Diane Von Furstenberg più di 40 anni fa, in estate è un’ottima soluzione anche per l’ufficio. Comodo ma elegante, senza bottoni e caratterizzato dalla tipica chiusura a portafoglio con cintura in vita, è un modello che dona praticamente a tutte.
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