Mostra del cinema Venezia, Riondino e Borghi: padrini di tendenza

Spettacolo

Maria Teresa Squillaci

Michele Riondino e Alessandro Borghi (GettyImages)
GettyImages_Riondino_Borghi

Per il secondo anno a presentare le cerimonie di apertura e chiusura non sarà la classica madrina. I due attori che oggi sono entrambi al festival hanno stabilito una nuova regola: non prendersi troppo sul serio. Un principio che vale per l’atteggiamento e per il look

È di moda Michele Riondino. Non solo perché è il padrino della 75esima Mostra del Cinema di Venezia, ma perché è consapevole del fatto che non ci sono più ruoli esclusivamente maschili o femminili. E ci scherza su, al punto che non esclude di farsi chiamare “madrino”.

“Mi piace l’idea di questa rivoluzione dei generi: mi piacerebbe anche che finalmente il direttore della fotografia fosse una direttrice, che alla macchina ci fosse un’operatrice e, anziché una segretaria, ci fosse un segretario di edizione. Anche per questo ho accettato l’invito di Alberto Barbera” ha dichiarato.

Padrini di stile

L’attore tarantino di 39 anni non è il primo “padrino” del festival di Venezia: ad aprire la strada era stato l’anno scorso il collega Alessandro Borghi. Il caso ha voluto che nel primo giorno di questa 75esima edizione siano entrambi al Lido, uno per condurre la cerimonia di inaugurazione e l’altro per presentare il suo ultimo film, “Sulla mia pelle”.

Con il loro stile informale e rilassato, Alessandro Borghi prima e Michele Riondino poi, hanno inaugurato una nuova tendenza a Venezia, stabilendo la nuova regola d’oro per un ruolo pensato per le attrici, eterne protagoniste di photocall coi piedi nell’acqua sulla spiaggia dell’Excelsior e cerimonie d’apertura eleganti: non prendersi troppo sul serio. Un principio che vale per l’atteggiamento e per il look.

Un dandy in laguna

Per la prima sessione di foto ufficiali Riondino ha fatto una vera e propria sfilata sulla scalinata del Casinò del Lido di Venezia fingendo un atteggiamento da dandy con capelli ingellati, camicia sfumata rossa e nera firmata Persol e pantaloni griffati Dior, che sarà il suo stilista di riferimento durante tutta la manifestazione. Il guardaroba di Borghi l’anno scorso era firmato invece da Gucci, e anche oggi l’attore è arrivato al molo dell’Hotel Excelsior con pantaloni beige, camicia bianca e mocassini dello stesso stilista.

La moda è sempre un mezzo per esprimere carattere. Quindi se in veste ufficiale i padrini si prestano ai fotografi con simpatia, cambiano d’abito e passano da parrucchieri e truccatori proprio come le madrine, fuori dal red carpet hanno entrambi uno stile informale, e in questi giorni non è raro incontrare Riondino in giro per Venezia in jeans, maglietta e capelli sconvolti. Una volta ha scherzato dicendo che il segreto dell’amore tra lui e la compagna, la make up artist Eva Nestori conosciuta sul set della fiction “Il giovane Montalbano”, non è essere amici su Facebook, ma portare la stessa taglia di vestiti, così possono scambiarsi le salopette, le magliette e i jeans. Da vero anti-divo l’anno scorso Borghi arrivò al Lido in maglietta bianca.

Insomma il padrino di tendenza fa gli onori di casa, ha talento, è bello ma non bella statuina (è nota l’attenzione dell’attore per la questione dell’Ilva mentre Borghi presenta a Venezia quest’anno un film sul caso di Stefano Cucchi) e alterna stile casual, alta moda e look alternativi per divertire fan e fotografi e divertirsi.

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