Chanel lancia una linea di make up da uomo e sfida gli stereotipi

Spettacolo

Maria Teresa Squillaci

Gli attori Jared Leto e Johnny Depp e Damiano cantante dei Maneskin - Getty Images
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La linea comprende fondotinta, balsamo per le labbra e una matita per definire le sopracciglia. Prova che la bellezza non è più una questione di genere ma di stile e che essere unici è più interessante che essere perfetti

È di moda l’uomo con il mascara. Rompendo il tabù che classifica come poco virile il trucco del viso per lui, Chanel ha lanciato una linea di maku up maschile: si chiama Boy de Chanel ed è ispirata a Boy Capel, il grande amore di mademoiselle Coco.

La serie comprende fluido colorato, balsamo per le labbra e una matita per definire le sopracciglia e sarà lanciata prima in Corea del Sud, per essere diffusa poi a gennaio 2019 a livello mondiale. La scelta è dettata dal fatto che il Paese asiatico è storicamente uno dei più attenti al settore cosmetico e da anni esistono vlogger che fanno tutorial e recensioni proprio per i prodotti beauty da uomo, come il sedicenne Kim Seung-Hwan o Norugun.

In Occidente, dove già la cura delle sopracciglia sembrava una rivoluzione, l’uomo truccato viene ancora guardato con diffidenza a meno che non si tratti di celebrità come Jared Leto e Johnny Depp o rockstar come David Bowie, Lou Reed o Mick Jagger. La situazione è iniziata a cambiare nel 2013 quando gli uomini per la prima volta hanno speso di più in prodotti di bellezza che in quelli per la rasatura. Qualche tempo fa, il designer Marc Jacobs aveva lanciato il trend dello smalto maschile (Robert De Niro è stato fotografato diverse volte con le unghie dipinte di blu) e diverse case di moda hanno iniziato a pensare a prodotti di bellezza non solo femminili.

Oggi l’industria dell’estetica maschile vale già miliardi di euro e si rivolge soprattutto a quei Millennials che rifiutano lo stereotipo secondo cui un uomo che si trucca sarebbe necessariamente ridicolo o poco mascolino. Per fare un esempio basta pensare al look gipsy rock di Damiano, il cantante dei Maneskin idolo degli adolescenti.

L’intento di Chanel era proprio dare questo messaggio. “Linee, colori, gesti, comportamenti…non ci sono prerequisiti assolutamente maschili o femminili. Proprio come Gabrielle Chanel prendeva in prestito elementi dal guardaroba maschile per vestire le donne, Chanel trae ispirazione dal mondo femminile per scrivere il vocabolario di una nuova estetica personale per gli uomini”, ha spiegato la casa di moda lanciando la linea di make up maschile. "Non assomigli a nessun altra" sussurrava del resto Boy Capel a Gabrielle Chanel, creando forse la premessa all'immensa libertà di essere se stessi e alla voglia di liberarsi dalle convenzioni che avrebbe reso famosa la stilista in tutto il mondo.

A dirla tutta, già ai tempi della civiltà egizia sia uomini che donne indossavano versioni primordiali di rossetti, cipria e eyeliner per sottolineare la propria bellezza e nel Settecento era un’abitudine maschile indossare parrucche incipriate, talco o polvere di riso sul viso.

Che l’uomo con l’eyeliner piaccia o no, il punto è che la bellezza non è più una questione di genere ma di stile. In un mondo che celebra l’identità in continua evoluzione ognuno si trasforma perché essere unici è più interessante che essere perfetti.

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