“Roberto Bolle porta la danza fra le strade della città, e lui è il simbolo della migliore danza del mondo”, dice il cantautore che insieme al celebre volto della serie tv “Gomorra”, si è esibito nella serata d’inaugurazione della festa della danza
“Roberto porta la danza fra le strade di Milano, e lui è il simbolo della migliore danza del mondo”, dice il cantautore Giuliano Sangiorgi che insieme a Marco D'Amore, celebre volto della serie tv “Gomorra”, si è esibito sul palco insieme a Roberto Bolle nella serata d’inaugurazione di “OnDance”, la festa della danza.
L’arte al centro
I due artisti sono stati i protagonisti del Facebook live di Sky TG24 nel tardo pomeriggio di ieri, 11 giugno, appena prima della serata inaugurale della rassegna. Festa d’inizio lavori durante la quale D’Amore ha letto anche una lettera del ballerino Rudol'f Nureev: “Il testamento di un grande artista del Novecento. In un momento di grandissima sofferenza racconta con leggerezza e con coraggio, nonostante il male che lo ha colpito, quanto la danza gli abbia sconvolto incredibilmente la vita, quanto si sia dedicato a questa arte nobilissima con dedizione, professionalità e fatica, mettendo a bilancio nella vita molte più rinunce che gioie, perché chi fa l’artista sa che bisogna passare attraverso tutto questo”, ha detto l’attore. L’arte al centro di questa esperienza. E non una sola arte, ma danza, recitazione e musica insieme.
Prime volte
“Bellissimo togliere le parole alla musica e metterci i corpi”, dice Sangiorgi che per la prima volta nella sua vita ha composto delle musiche per un balletto, “è stato bellissimo immaginarlo, prima ancora che vederlo ‘ballato’ veramente”. Né Sangiorgi né D’Amore hanno tentato però di cimentarsi nella danza: “Siamo troppo bravi, si vedrebbe subito la differenza con Bolle”, affermano ironici i due artisti.
La festa della danza
“OnDance” è la settimana dedicata al balletto: in tutta la città di Milano ci saranno, fino domenica 17 giugno, esibizioni, happening, flash mob e incontri dedicati a questo universo, di cui il ballerino Étoile del Teatro alla Scala è ambasciatore nel mondo.
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