Calendario Pirelli 2019, le foto sono di Albert Watson

Spettacolo
Sarà Albert Watson a firmare il Calendario Pirelli 2019 (Getty Images)
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Scelto il fotografo scozzese autore di migliaia di ritratti, tra cui uno per Alfred Hitchcock, pubblicati sulle più importanti riviste del mondo. L'annuncio su Instagram

Sono di Albert Watson le foto del nuovo calendario Pirelli. Il celebre fotografo di Edimburgo lo ha annunciato su Instagram a commento di una foto che lo ritrae sul set di The Cal con il suo cane Jona, che definisce "co-protagonista". Watson, 76 anni, autore di oltre 100 copertine di Vogue e 40 del magazine Rolling Stone, è tra i 20 fotografi più influenti al mondo secondo Photo District News e le sue opere sono state esposte in gallerie e musei di tutto il mondo. Ha anche vinto numerosi riconoscimenti, tra cui un Lucie Award, un Grammy Award, tre Andy, un Der Steiger Award, un Hasselblad Masters Award; e la Centenary Medal, premio alla carriera assegnato dalla Royal Photographic Society. Nel giugno 2015 la Regina Elisabetta II ha insignito lo scozzese dell'Ordine dell'Impero Britannico (OBE) per il contributo di una vita all'arte della fotografia.

Il riconoscimento di Pirelli

Tra le migliaia di riconoscimenti ricevuti nella sua carriera, oggi Albert Watson aggiunge il prestigio, l'orgoglio - come egli stesso ha commentato - di esser stato scelto come il fotografo del calendario Pirelli 2019. Quest'oggetto, molto ricercato dai collezionisti, ancora oggi è un simbolo dell'arte della fotografia, che racchiude in 12 scatti un momento unico del tempo in cui si vive.

Chi è Albert Watson

Albert Watson è nato e cresciuto a Edimburgo. Cieco da un occhio, studia graphic design presso il Duncan of Jordanstone College of Art and Design di Dundee e inserisce la fotografia nel suo piano di studi. A ciò aggiunge un percorso formativo in cinema e televisione al Royal College of Art di Londra.

I primi anni americani

Nel 1970 si trasferisce negli Stati Uniti con la moglie Elizabeth, insegnante di scuola. Inizia a fotografare e presto si rende conto che più che un hobby, la fotografia si sta trasformando in un impegno serio e costante. Vive la sua prima esperienza lavorativa presso Max Factor. Il suo stile molto personale attira l'attenzione di riviste di moda americane ed europee come Gq e Harper's Bazaar. Qui nasce il suo primo shooting hollywoodiano. Watson immortala Alfred Hitchcock. Nel 1975 vince un Grammy per la fotografia della copertina dell'album di Mason Proffit "Come and Gone". I suoi scatti sono apparsi su più di 100 prime pagine di Vogue e tantissime altre testate. Watson ha anche firmato decide di manifesti cinematografici, tra cui "Kill Bill" e "Memorie di una Geisha".

I riconoscimenti e le mostre

Definito da molti un maniaco del lavoro, Albert Watson ha ricevuto numerose onorificenze tra cui l’Ordine dell’Impero Britannico (OBE) consegnatogli direttamente dalla regina Elisabetta II. Tra le celebrità immortalate da Watson spiccano anche i nomi di Steve Jobs, Keith Richard e Tupac Shakur. Le mostre personali di Albert Watson sono innumerevoli: è stato protagonista, fra le altre, di un'esposizione al Museo di Arte Moderna di Milano, al KunstHausWien di Vienna, al City Art Centre di Edimburgo, alla Gallery Forma di Milano. Inoltre i suoi scatti hanno fatto parte di molte mostre collettive allestite nei musei di tutto il mondo e decine di sue foto fanno parte delle collezioni permanenti della National Portrait Gallery, del Metropolitan Museum of Art, dello Smithsonian, del Parlamento scozzese, della Deichtorhallen, del Multimedia Art Museum, e del Museum Folkwang di Essen, Germania.

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