L’abbassamento della soglia di pagamento prevista nel decreto fiscale in corso di approvazione riporta l’attenzione sulla scarsa propensione degli italiani ai pagamenti con le carte. Ecco un po’ di dati
L’entità non è ancora chiara e nemmeno le tempistiche ma una cosa pare sicura: il limite del pagamento in contante in vigore nel nostro Paese verrà abbassato ulteriormente. L’obiettivo, si legge, è quello di contrastare l’evasione fiscale incentivando i pagamenti elettronici che, come tali, sono tracciabili e sfuggono meno facilmente agli occhi del fisco. La misura, che sarà fissata nella manovra 2020, dovrà però superare la scarsa predilezione degli italiani per questo tipo di transazioni economiche.
Un’occhiata ai dati della Banca Centrale Europea permette infatti di constatare come, a confronto con gli altri Paesi, l’Italia sia abbastanza indietro per quanto riguarda i trasferimenti di denaro con carte di credito o bancomat. Se si guarda al numero di pagamenti effettuati in Europa con tutte le tipologie di carta, il nostro Paese si trova agli ultimi posti sia nel 2017 che nel 2018.
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Con 52,2 pagamenti pro capite attraverso carta nel 2018 l’Italia fa meglio soltanto di Bulgaria e Romania e resta molto lontana dalla Francia (197,6) per non parlare del Regno Unito (314,9 nel 2017), la Svezia (348,7) e altri Paesi del Nord. Tra i grandi Paesi europei solo la Germania sembra presentare una simile riluttanza alla transazione virtuale e un’analoga passione per il cash, tra l’altro documentata dai media locali. Con 63,9 pagamenti per abitante i tedeschi si trovano anch’essi nelle retrovie di questa speciale classifica.
Le tendenze che vedono Regno Unito e Nord Europa (Germania a parte) guidare la fila quando si tratta di trasferire denaro con le carte sono confermate se si guarda anche a quanto si spende nei vari Paesi con questa modalità di pagamento. In questo caso, a primeggiare negli ultimi due anni sono Regno Unito e Lussemburgo con un ammontare di pagamenti pro capite effettuati con carte più alti di tutti nel Vecchio Continente. A seguire la Francia e gli altri stati settentrionali. Tra i grandi Paesi, Italia e Germania restano anche in questo caso più indietro.
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Rimane da vedere se l’ulteriore abbassamento della soglia del pagamento in contanti di cui si discute in questi giorni incentiverà gli italiani a ricorrere maggiormente alle carte. La tendenza negli ultimi anni è comunque già in crescita.
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E resta, ancora di più, da vedere se questa misura (in vigore anche in altri Paesi europei) contribuirà a far diminuire l’evasione fiscale. Sull’efficacia di simili interventi, un recente rapporto della Commissione Europea, ha sollevato qualche dubbio.