Dal crollo dell'oro agli sconti: la vera storia del Black Friday
EconomiaOggi è un giorno atteso per clienti e commercianti, ma l'origine del nome è cupa: ecco perché il venerdì delle occasioni è "nero"
Oggi il Black Friday, associato a sconti e spese, è un appuntamento atteso da chi vuol comprare (a caccia di occasioni) e chi vuole vendere (per avere ricchi incassi) (quando è e come funziona). Ma come mai il venerdì degli sconti è associato al nome che – storicamente – connota eventi negativi? Il motivo è semplice: le origini del Black Friday sono piuttosto cupe.
Il crollo del 1869
L'espressione “Black Friday” è stata coniata per la prima volta il 24 settembre 1869. E con il mondo degli sconti non c'entrava nulla. A causa di manovre speculative, il prezzo dell'oro si è impennato per poi collassare rapidamente. È stato l'inizio di un domino che ha causato il crollo del mercato azionario e perdite ingenti in quello delle materie prime, pesando così anche sui produttori agricoli.
Il traffico “nero”
L'accostamento agli acquisti arriva negli anni '50, anche questa volta per indicare un risvolto negativo. Nel fine settimana successivo al giorno del Ringraziamento, le forze dell'ordine di Filadelfia hanno notato una corsa agli acquisti che faceva impazzire il traffico. Un giorno nero per i vigili della città, costretti a fare gli straordinari per gestire la carica degli acquirenti. Da qui nasce il legame con la giornata degli sconti, poi consolidatosi nel corso degli anni.
La popolarità negli anni '70
La popolarità dell'espressione “Black Friday” è aumentata quando, il 29 novembre 1975, compare per la prima volta in un articolo del New York Times. L'autore, Gordon White Jr., non inventa nulla ma racconta le origini legate proprio al traffico di Filadelfia. La pubblicazione su un giornale così diffuso e prestigioso ha sdoganato il “venerdì nero”.
L'altra versione “positiva”
Via via, quel nero si è spogliato dei connotati negativi. I negozianti hanno provato anche a eliminare ogni traccia di “black”, proponendo che si parlasse di “Big Friday”. Ma l'iniziativa non ha fatto presa. Probabilmente legata al tentativo di dare un volto meno cupo alle origini del nome è dovuta la versione alternativa che circola. Nero segnava il colore dei bilanci dei negozianti, che grazie agli acquisti abbandonavano il rosso che nella contabilità indicava le perdite.