Banca d’Italia, cos’è il direttorio e come si nomina il vicedirettore

Economia
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L’esecutivo gialloverde ha annunciato di voler cambiare i vertici di Palazzo Koch. Tra questi il primo a scadere è l'incarico di Luigi Federico Signorini, che termina l’11 febbraio: fa parte del direttorio composto da 5 membri

Il governo gialloverde, attraverso i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, ha annunciato di voler cambiare alcuni dei più importanti vertici della Banca d’Italia, la banca centrale del Paese. Tra questi, l’incarico che scadrà per primo è quello del vice direttore Luigi Federico Signorini: il suo mandato termina lunedì 11 febbraio. Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, sarebbe per la riconferma ma i Cinque stelle sono contrari e puntano alla "discontinuita'", come ha detto Di Maio. Il rinnovo di Signorini era stato proposto dal Consiglio superiore dell'istituto lo scorso 16 gennaio. Ma come è composto e cosa fa il direttorio della Banca d’Italia? E come si nomina il vicedirettore di Palazzo Koch?

Come è composto e cos’è il direttorio

Oltre a Signorini, gli altri vice direttori generali sono Fabio Panetta e Valeria Sannucci, direttore generale è Salvatore Rossi mentre il Governatore è Ignazio Visco. Insieme formano il direttorio della Banca d'Italia che, come si legge sul sito dell’istituto, è un organo collegiale "competente per l'assunzione dei provvedimenti aventi rilevanza esterna relativi all'esercizio delle funzioni pubbliche attribuite dalla legge alla Banca per il perseguimento delle finalità istituzionali". Le deliberazioni del direttorio sono assunte a maggioranza dei presenti; in caso di parità prevale il voto del governatore. I membri del direttorio durano in carica sei anni. Il mandato è rinnovabile per una sola volta.

Come viene nominato il vicedirettore

L'articolo 18 comma 3, dello statuto della Banca d'Italia recita testuale: "Il Consiglio superiore, su proposta del governatore, nomina il direttore generale e i vice direttori generali, rinnova i loro mandati e li revoca. Per l'adozione di tali provvedimenti, il Consiglio è convocato in seduta straordinaria. Il Consiglio deve essere convocato, agli stessi fini, anche quando ne facciano istanza scritta almeno i due terzi dei membri del consiglio, non compreso il governatore. In questo caso la convocazione deve aver luogo non oltre venti giorni dalla richiesta. Il comma 5 aggiunge: "Le nomine, i rinnovi dei mandati e le revoche del direttore generale e dei vice direttori generali debbono essere approvati con decreto del presidente della Repubblica promosso dal presidente del Consiglio dei ministri di concerto col ministro dell'Economia e delle Finanze, sentito il consiglio dei Ministri".

Cos’è il Consiglio superiore

Il Consiglio superiore è l'organo cui spetta l'amministrazione generale nonché la vigilanza sull'andamento della gestione e il controllo interno della banca. Ha competenze su aspetti gestionali, organizzativi e contabili: adotta le deliberazioni riguardanti l'articolazione territoriale e l'assetto organizzativo generale della Banca, approva il bilancio annuale di previsione degli impegni di spesa e gli accordi stipulati con le organizzazioni sindacali e viene informato dal governatore sui fatti rilevanti concernenti l'amministrazione della banca (artt. 15, 16, 17, 18 e 19 dello Statuto). Il consiglio superiore si compone del governatore e di tredici consiglieri nominati nelle assemblee dei partecipanti presso le sedi della banca. Il comitato fornisce consulenza e supporto al consiglio superiore e al governatore in materia di supervisione del sistema dei controlli interni. A tal fine segue l'azione della funzione di revisione interna, valutandone l'adeguatezza e la conformità alla politica di audit dell'Istituto e agli standard internazionali.

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