Come AMD è riuscita a siglare un accordo miliardario con OpenAI

Fino a pochi giorni fa, era impensabile considerare la società americana produttrice di semiconduttori, Advanced Micro Devices , come un vero competitor del colosso del settore Nvidia. Quest’ultima detiene una quota di mercato superiore all’85%, contro circa l’8% di AMD. Grazie all’accordo siglato con OpenAI, creatore di ChatGPT, la situazione è radicalmente cambiata. “Questo è un ulteriore segnale che la corsa per la supremazia nell’IA tra i colossi del tech si sta intensificando, con AMD che ora entra ufficialmente in gioco,” scrive in un report Daniel Ives, Managing Director e Global Head of Technology Research di Wedbush Securities. “È un momento paragonabile al 1996 per il mondo della tecnologia, che sta accelerando rapidamente,” aggiunge. Il ruolo strategico del ceo Lisa Su Quando Lisa Su ha assunto la guida di AMD nel 2014, l’azienda aveva una capitalizzazione di mercato inferiore ai 3 miliardi di dollari. Nell’ultimo decennio, AMD ha compiuto una trasformazione radicale, passando da produttore di chip per gaming e PC consumer a player strategico nel settore dei data center e dell’intelligenza artificiale. Attualmente, la capitalizzazione di mercato della società americana supera i 330 miliardi di dollari, segnando una crescita superiore al cento volte. Questa evoluzione è frutto di scelte strategiche mirate, tra cui lo spinoff della divisione produttiva della società nel 2009 e il lancio della linea Instinct nel 2016, pensata per il cloud computing e i carichi di lavoro AI. In diverse occasioni, la CEO Lisa Su ha dichiarato che, per quanto riguarda l’esecuzione di programmi di intelligenza artificiale, il chip MI355 di AMD offre una maggiore efficienza rispetto ai chip B200 e GB200 di Nvidia, lanciati nel 2024. Su ha inoltre sottolineato che il chip MI355X eguaglia le prestazioni del GB200 di Nvidia, più costoso e complesso, ma a un prezzo inferiore. In che cosa consiste l’accordo con OpenAI Il recente annuncio della partnership con OpenAI segna un punto di svolta per AMD. OpenAI, ha scelto AMD come fornitore per decine di migliaia di chip destinati a gestire 6 gigawatt di capacità di calcolo, che saranno utilizzati nei suoi data center, le strutture per l’elaborazione dei dati che servono a far funzionare i software di intelligenza artificiale. L’accordo ha avuto un impatto immediato sul mercato: le azioni AMD sono salite del 24% superando i 204 dollari per azione in un solo giorno. Ma il valore strategico va ben oltre l’aumento del prezzo delle azioni. OpenAI potrà inoltre comprare 160 milioni di azioni di AMD, pari a circa il 10% della società, ma solo in caso di raggiungimento degli obiettivi di performance predefiniti da parte di entrambe le aziende. “Con una partecipazione del 10% in AMD, Lisa Su e la sua azienda si posizionano al centro del ciclo di investimenti nei chip per l’intelligenza artificiale: un’enorme dimostrazione di fiducia da parte di OpenAI e Sam Altman”, scrive nel report Daniel Ives. “Qualsiasi dubbio su AMD dovrebbe ormai essere superato: questa mossa offre loro una piattaforma strategica per monetizzare la rivoluzione dell’IA.” La corsa all’IA e il nuovo posizionamento di AMD Negli ultimi anni, i chip per intelligenza artificiale sono stati usati soprattutto per addestrare i modelli. Oggi, però, l’attenzione si sta spostando sull’inferenza, cioè sull’uso pratico dell’AI per rispondere alle richieste degli utenti. Questo tipo di applicazione è più facile da scalare e può generare maggiori profitti, soprattutto in settori come il business, l’intrattenimento e la ricerca. AMD si sta facendo strada in questo ambito, offrendo chip sempre più potenti e a prezzi convenienti. Nvidia è ancora il leader nel mercato dei chip per intelligenza artificiale, con una quota di mercato oltre l’80%. Ma AMD sta diventando una valida alternativa: i suoi chip sono di buona qualità, costano meno e sono più facili da trovare. Visto che è sempre più difficile acquistare chip Nvidia, AMD ha l’opportunità di crescere rapidamente e conquistare una fetta di mercato importante in un settore in forte espansione.

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Aleksandra Georgieva