L'oro cresce ancora: perché ci sono sempre nuovi "massimi storici"?

Il prezzo dell’oro ha raggiunto un nuovo massimo storico, superando i 3.546 dollari l’oncia, in un contesto di crescente incertezza economica e politica. La corsa al metallo giallo riflette la ricerca di sicurezza da parte degli investitori, spinti da timori legati alla futura politica monetaria della banca centrale statunitense , alla stabilità istituzionale di quest’ultima e alle tensioni commerciali globali. Nel 2026, Gianclaudio Torlizzi, Fondatore di T-Commodity prevede il prezzo dell’oro sui 5.000 dollari l’oncia. Vediamo i fattori che hanno impattato il recente andamento dei prezzi del metallo prezioso. Il fattore Fed La prospettiva di un imminente taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nel meeting di settembre è uno dei principali fattori che ha alimentato la recente impennata del prezzo dell’oro. Le dichiarazioni del presidente della Fed, Jerome Powell, al simposio di Jackon Hole in Wyoming hanno lasciato intendere una possibile riduzione già nel prossimo meeting di settembre, con gli analisti che prezzano una probabilità superiore al 90% per un taglio di 25 punti base. Portando così i tassi dei Fed Funds Rate dal 4,5% a 4,25%. In un contesto di tassi più bassi, gli asset privi di rendimento come l’oro diventano più attraenti. Questo meccanismo ha storicamente favorito il metallo prezioso, che conserva valore in tempi di instabilità. Il dibattito sull'indipendenza della Fed A complicare ulteriormente il quadro, le recenti mosse del presidente Donald Trump hanno sollevato dubbi sull’indipendenza della Federal Reserve. Dopo aver minacciato di licenziare Powell, Trump ha tentato di rimuovere anche la governatrice Lisa Cook, aprendo un delicato fronte legale. Se la Corte Suprema dovesse ritenere legittima questa azione, il presidente potrebbe nominare funzionari più accomodanti alle sue richieste di abbassare i tassi di interesse, alterando l’equilibrio della politica monetaria. Queste tensioni hanno aumentato la percezione di rischio sistemico, spingendo gli investitori verso beni rifugio come l’oro. La questione dazi Parallelamente, l’amministrazione Trump sta portando avanti un’altra battaglia legale. I funzionari dell’amministrazione USA hanno annunciato l’intenzione di chiedere alla Corte Suprema una revisione accelerata della sentenza della Corte d’Appello di Washington, che ha giudicato illegali alcuni dazi imposti precedentemente. Questo ha riacceso le preoccupazioni sulle relazioni commerciali internazionali e sull’impatto che eventuali decisioni sfavorevoli potrebbero avere sull’economia statunitense. Domanda di oro fisico e dinamiche dei mercati L’interesse per l’oro si riflette anche nei flussi verso gli ETF sull’oro, che sono sostanzialmente dei fondi a bassa commissione. Lo SPDR Gold Trust, scrive Bloomberg, il più grande fondo al mondo legato all’oro fisico, ha registrato un aumento delle riserve dell’1,32%, raggiungendo il livello più alto da agosto 2022. Questo dato conferma la fiducia degli investitori istituzionali nella tenuta del metallo prezioso. Secondo Torlizzi, la svolta per i metalli preziosi è avvenuta nel febbraio 2022, in seguito all’invasione russa dell’Ucraina. “In risposta, gli Stati Uniti e i loro alleati hanno congelato le riserve internazionali della banca centrale russa. Ciò ha convinto le banche centrali dei paesi con governi autocratici, naturalmente ostili agli Stati Uniti, ad aumentare i loro acquisti di oro”. Secondo i dati del World Gold Council, nel corso dell’ultimo trimestre le banche centrali di Polonia, Kazakistan, Turchia e Cina hanno incrementato gli acquisti di oro fisico. Tornando agli avvenimenti di breve periodo. Negli ultimi sette giorni, il prezzo dell’oro è salito di circa il 5%, e da inizio anno ha guadagnato oltre il 30%, posizionandosi tra le materie prime con la miglior performance del 2025. Metalli preziosi: corre anche l'argento Se l’oro ha brillato, l’argento ha fatto ancora meglio. Con un aumento del 40% da inizio anno e il superamento della soglia dei 40 dollari l’oncia, il metallo bianco beneficia sia della domanda come bene rifugio sia del suo impiego industriale, soprattutto nelle tecnologie green come i pannelli solari. La scarsità di offerta e l’aumento delle posizioni nei fondi ETF hanno creato tensioni sul mercato, con tassi di leasing elevati e una riduzione delle scorte disponibili.

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Aleksandra Georgieva