Mediobanca e il no dell'assemblea all'operazione Banca Generali

L'operazione Mediobanca - Banca Generali non è andata a buon fine. Fortemente voluta dall'amministratore delegato della banca di Piazzetta Cuccia Alberto Nagel, non ha convinto i soci. I "sì" sono stati pari al 35% , i "no" al 10% e gli astenuti al 35% . Perché la proposta potesse passare, doveva essere superato il 50%. L'assemblea originariamente doveva tenersi il 16 giugno, ma era stata rimandata all'ultimo minuto proprio perché il timore era quello di non racimolare i voti necessari. Alcuni osservatori sono rimasti stupiti della nuova data agostana proprio perché ad agosto i fondi che potevano sostenere l'operazione potevano essere persino meno, forse addirittua in vacanza. L'operazione di giugno venne rimandata con la motivazione dell'assenza di chiarezza nei rapporti commerciali tra Mediobanca, Assicurazioni Generali e Banca Generali. Alcuni soci chiedevano di poter vedere questi accordi, tra questi Francesco Gaetano Caltagirone. Anche l'a.d. del Monte Luigi Lovaglio in una intervista a Sky TG24 Business aveva messo in luce questo aspetto. Questi contratti ad oggi non sono stati ancora siglati, quindi l'assemblea non avrebbe avuto informazioni diverse rispetto a giugno. L'impressione è che Nagel da una parte fosse obbligato a farla perché, dopo che si riceve l'ok a un'ops da parte della Bce, si ha il sollecito a realizzare l'operazione in tempi brevi. Dall'altra, ha forse voluto che pubblicamente si capisse subito chi - tra i soci - era pro e chi contro l'operazione. Questo è un ulteriore tassello nella saga che quest'anno vede protagoniste le banche in Italia. Mediobanca da tempo è al centro di due operazioni opposte: la prima, quella su Banca Generali, è stata bocciata oggi. La seconda è l’ops di Monte dei Paschi di Siena. Ma non sono solo loro al centro di questo scenario di profonda trasformazione del settore bancario in Italia. Unicredit ha da poco rinunciato all'offerta su Bpm, aprendo anche in questo caso a nuovi scenari che potrebbero vedere protagonista anche la francese Credit Agricole. Finora l'unica operazione andata a buon fine è Bper - Popolare di Sondrio ma è chiaro il risiko sia tutt'altro che finito. Vale la pena infine ricordare che, qualora l'operazione del Monte dei Paschi andasse a buon fine, Siena si troverebbe in pancia anche la ghiotta partecipazione che Mediobanca detiene in Assicurazioni Generali. Azionisti di Mps e Mediobanca sono anche il gruppo Caltagirone e la cassaforte degli eredi di Del Vecchio Delfin. Nagel, subito dopo l'esito del voto in assemblea, ha parlato di azionisti che, "anche nell'attività di engagement, hanno manifestato un evidente conflitto di interesse, anteponendo quello relativo ad altre situazioni/asset italiani a quello di azionisti di Mediobanca". Il riferimento, stando all'opinione degli osservatori interpellati da Sky Tg24, è proprio a loro: Caltagirone ha votato contro l'operazione di Nagel, Delfin si è astenuta .

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Mariangela Pira